Oltre due ore di discussione a partire da una pregiudiziale delle opposizioni, per arrivare al via libera di un provvedimento che, difatto, permetterà l’avvio di una gara per la concessione della cosiddetta darsena comunale con l’obiettivo di mantenere le finalità di approdo turistico del porto. Esito del consiglio comunale di Trani di ieri con l’approvazione finale del provvedimento a maggioranza. 22 voti favorevoli e 5 contrari per una discussione che si è però animata in più occasioni a partire dalle primissime battute. Necessari anche gli interventi di dirigente e segretario per sbrogliare la matassa di alcuni riferimenti burocratici. Ma nella sostanza il provvedimento arriva, come spiegato dal Sindaco Bottaro, perché il comune di Trani è a sua volta concessionario dalla Regione Puglia di due spazi che compongono il Porto tranese. Tralasciando tutta la discussione sulle sentenze di consiglio di stato e TAR, restano le tre lettere inviate all’ente dalla regione tra il 2022 ed il 2024 in cui si è invitato l’ente a più riprese a procedere con le gare ad evidenza pubblica. La scadenza è prevista per fine 2024 con il rischio di veder sparire le barche come paventato dagli interventi della maggioranza.
Di tenore opposto, naturalmente, il pensiero delle opposizioni che hanno a più riprese chiesto, invece, uno slittamento della proposta di almeno trenta giorni, per costituire una commissione ad hoc che potesse elaborare una soluzione alternativa tale da salvare Amet. Partecipata del comune che gestisce dal 2007 la darsena comunale con un contratto scaduto nel 2009 e rinnovato di anno in anno sino ad ora. Unica possibilità per salvare l’affidamento ad Amet potrebbe essere quello di un intervento legislativo nell’immediato del governo che proroghi anche questo tipo di concessioni sino al 2033. Ma, al momento, appare una ipotesi lontana. In più, come spiegato dalla maggioranza e nella delibera, per la darsena sono necessari interventi che prevedono investimenti non più rimandabili e per cui sia Amet che ente non potrebbero sostenere. Al momento il porto di Trani ha 244 licenze annuali, 16 stagionali e 350 transiti che formano il patrimonio su cui poter lavorare e rendere appetibile, per gli investimenti, la struttura.
Dopo l’approvazione e le proteste delle opposizioni, una nota infuocata è arrivata anche dall’Amministratore Delegato di AMET Angelo Nigretti. Un attacco frontale al Sindaco Bottaro accusato di continuare a togliere servizi alla partecipata favorendo nel contempo i privati e non la comunità tranese. Una nota in cui si ripercorre la vicenda del servizio di illuminazione pubblica oltre che di sosta a pagamento. Nigretti, chiude poi, paventando anche il rischio di licenziamento per 70 dipendenti della partecipata in caso di chiusura.