Politica

Doppia bocciatura per la maggioranza di Emiliano: non passa il DEFR e manca il numero legale sull’autonomia differenziata

La maggioranza del Presidente Michele Emiliano incassa una doppia bocciatura nel corso del consiglio regionale di ieri mettendo in evidenza fratture che sarà sempre più difficile rimarginare. Salta l’approvazione del Documento di Economia e Finanza della Regione che l’assessore al Bilancio Piemontese aveva chiesto di anticipare al primo punto. Servivano almeno 26 voti favorevoli, ne arrivano solo 24 e il provvedimento non passa. A quel punto si teme un nuovo flop sulle due proposte per il referendum contro l’autonomia differenziata, che tornano in aula dopo il clamoroso vizio di forma (mancavano i nomi dei proponenti) che ne aveva annullato l’adozione nella seduta del 24 luglio. Il consiglio viene sospeso per un’ora proprio nel tentativo di evitare spaccature ma al ritorno in aula manca il numero legale e la seduta viene sciolta. La Puglia rimane l’unica regione a guida progressista a non approvare la richiesta di referendum. Nel centrosinistra pugliese è iniziato così un duro confronto interno per provare ad appianare le divergenze e  riprendere un percorso comune che porti alla fine della consiliatura senza più battute d’arresto. Ma il centrodestra incalza e Fratelli d’Italia parla di “figuraccia politica ed istituzionale che dovrebbe portare l’assessore Piemontese alle dimissioni”. Forza Italia sottolinea il “risultato tragicomico raggiunto dal centrosinistra sull’autonomia differenziata”. La presidente dell’assemblea Loredana Capone ammette il passo falso della maggioranza ed auspica che la pausa estiva porti consiglio

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