Ha intenzione di avviare un personale sciopero della fame davanti alla sede della Regione Puglia, dove si incatenerà creando un accampamento di fortuna. È l’iniziativa annunciata dal consigliere regionale del gruppo misto Antonio Tutolo per porre l’attenzione sulla sua provincia di Foggia denunciando l’abbandono da parte dello Stato. Da lunedì 22 agosto inizierà la sua protesta per chiedere interventi straordinari che il foggiano attende da tempo. Solo da inizio 2022 sono già 9 gli omicidi registrati in capitanata. L’ultimo in ordine di tempo è quello del 52enne pregiudicato Maurizio Cologno, di San Severo, freddato nel parcheggio di uno stabilimento balneare a Marina di Lesina. Prima ancora il duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio, uccisi nelle campagne di Cerignola. Un’emergenza che non conosce fine e sulla quale il consigliere regionale Tutolo vuole porre nuova attenzione. «Le pagine di cronaca nera dei giornali continuano a riempirsi di delitti a sfondo mafioso», ha spiegato in una nota, «mi domando se qualcuno abbia mai avuto voglia di ascoltare il grido disperato dei 600mila cittadini del nord della Puglia o se non si preferisca che la Provincia di Foggia marcisca nelle sue difficoltà fino alla sua distruzione totale». Antonio Tutolo ha fatto parlare altre volte di sé attraverso iniziative simili e piuttosto estreme, come quando a settembre 2021 si fece promotore di un manifestazione sulla strada statale 16 tra Foggia e San Severo, per denunciare la “strada della morte” e portare il tema in consiglio regionale. Tutolo si appella a quei politici che ora si stanno preparando alle elezioni del 25 settembre. «Intanto che la politica cincischia e prepara i programmi elettorali, lo Stato che fa? Ogni tanto qualcuno ci viene a far visita, presenzia a qualche funerale, e poi ci lascia a combattere in questa valle di lacrime. Nella terra abbandonata, intanto, si spara per strada, in mezzo alla gente – ha ribadito Tutolo -. I cittadini della Capitanata hanno bisogno che la loro situazione arrivi a Roma in maniera dirompente», ha concluso il consigliere regionale pronto ad incatenarsi e non mangiare più nulla a partire da lunedì davanti alla sede di via Gentile a Bari.