Politica

Manca la maggioranza: Forza Italia aiuta Giovanna Bruno in consiglio comunale

Pioggia di critiche sul gruppo consiliare di Forza Italia di Andria dopo che nel consiglio comunale tenuto ieri mattina il numero legale è stato mantenuto con la presenza di quattro consiglieri azzurri: Fisfola e Fracchiolla, forzisti ufficiali, Marmo e Del Giudice di orbita azzurra, hanno mantenuto il numero legale nonostante l’occasione offerta di mandare sotto la maggioranza di Giovanna Bruno: anche i Cinquestelle e Azione, oltre alla restante parte del centrodestra infatti, si sono tenuti fuori dall’aula. Quello che ne scaturisce però è una bagarre tra le opposizioni: alle accuse di consociativismo, i quattro consiglieri rimasti in aula hanno risposto con un comunicato, ineditamente solerte, in cui spiegano di aver semplicemente mantenuto la parola data insieme a tutte le altre opposizioni atteso che i progetti di finanza, ossia progetti che coinvolgono pubblico e privato e riguardanti il forno crematorio presso il cimitero e l’illuminazione pubblica, sono stati eliminati dal bilancio. La risibile motivazione degli uffici di dover effettuare approfondimenti tecnici su questi progetti pubblico-privato, era volta probabilmente a mascherare le divisioni della maggioranza proprio su questi argomenti che valgono oltre 30 milioni di euro ma che secondo alcuni avrebbero benefici residuali per la comunità e molti di interessi economici in ballo. Ma lo scambio di accuse tra le opposizioni non fa che mettere in secondo piano le divisioni del centrosinistra di Andria. C’è da registrare invece la capacità della sindaca Giovanna Bruno di trovare ad ogni occasione in cui mancano i suoi, qualcuno disponibile a reggere il gioco, ruolo che, tra le opposizioni, nessuno può negare di aver vestito in questi anni. Oggi si sarebbe dovuta attaccare la maggioranza con forza per l’impegno mancato dalla sindaca di approvare il bilancio per la prima volta entro il 31 dicembre: il tema odierno, nel centrodestra in particolare, è invece ancora lo scambio di accuse come se tutto fosse rimasto congelato alla caduta dell’amministrazione Giorgino che risale ormai a quasi sei anni fa: il mancato rinnovamento degli interpreti impedisce di superare i risentimenti e persino stare insieme in una chat whatsapp porta a tragicomici esiti: solo qualche settimana fa l’ennesimo tentativo di riunire il centrodestra è fallito dopo poche ore: nel gruppo whatsapp che tiene insieme Fratelli D’Italia, Lega e altre sigle minori, è stata inserita Puglia Popolare, gruppo considerato vicino a Forza Italia. Evidentemente però la sortita pacifista non era stata autorizzata da “casamadre” e un messaggio inviato nel gruppo sbagliato ha convinto il coordinatore, Sabino Napolitano di Fratelli D’Italia, ad estromettere Puglia Popolare fino a quando le idee non saranno più chiare.

Vedi anche

Back to top button