Appuntamento al 26 giugno. Non è bastato il primo round di consultazioni, tenutosi domenica 12 giugno, per decretare quello che sarà il sindaco di Molfetta per il prossimo quinquennio. Chi si è avvicinato più di tutti a chiudere la contesa sin dal primo turno è stato Tommaso Minervini, primo cittadino uscente, e che pregusta l’impresa di ottenere il suo terzo mandato, secondo consecutivo dopo la prima esperienza alla guida della città tra il 2001 e il 2006. Minervini, forte del supporto di ben 11 liste civiche, ha sfiorato il 50% dei consensi attestandosi infine sul 47,86%. Fra due domeniche il ballottaggio sarà con Pasquale Drago, 71enne ex magistrato alla sua prima candidatura a sindaco, la cui coalizione, sostenuta da PD, Movimento 5 Stelle più 4 liste civiche ha chiuso il primo turno raccogliendo il 23,65% dei voti. Vinto, dunque, grazie alle circa mille preferenze in più, il testa a testa con il candidato del centrodestra Pietro Mastropasqua, ex Assessore all’Urbanistica proprio con l’amministrazione Minervini. La coalizione “Molfetta Vincente”, di cui Mastropasqua era il candidato sindaco con l’appoggio tra gli altri di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Nuovo PSI, ha ottenuto il 20,38%. Quarto, infine, il candidato sindaco di Rifondazione Comunista e Più di Così Giovanni Infante, che si è fermato al 8,11%. Da segnalare, purtroppo, un’affluenza alle urne che, rispettando il trend delle consultazioni degli ultimi anni, ha solo sfiorato il 57% degli aventi diritto, con oltre 2.100 elettori in meno rispetto al primo turno del giugno 2017.
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