Archiviata una delle pagine più confuse relative all’iter per il nuovo ospedale di Andria, con il presunto declassamento da II a I livello e successive smentite dagli organi regionali, in primis dal presidente della Regione Michele Emiliano che ha ribadito il II livello del nosocomio che nascerà in contrada Macchia di Rosa, è tempo di guardare avanti. Ne hanno parlato il sindaco di Andria, Giovanna Bruno, l’ex consigliere regionale Sabino Zinni, oggi membro del comitato per il nuovo ospedale, e il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia Francesco Ventola in occasione della trasmissione “Spazio Città” condotta da Roberto Straniero. Il tema del declassamento è stato definito un «guazzabuglio» all’unanimità, facendo poi emergere la necessità di individuare delle figure che seguano quotidianamente l’iter del nuovo ospedale per uscire quanto prima dalla situazione di stallo. Da qui l’intenzione di inoltrare una richiesta ufficiale alla Regione a firma degli organi istituzionali della BAT.
Sabino Zinni ha poi invitato ciascuno dei rappresentanti politici della BAT a lasciare da parte la propria appartenenza politica che in questo momento potrebbe rallentare ulteriormente ogni sforzo collettivo.
Tra gli altri temi che tengono banco c’è quello sollevato dal consigliere Ventola, ovvero l’assenza di una progettualità relativa all’accesso stradale al nuovo ospedale di Andria, chiamando in causa ASSET. Ennesimo problema emerso durante la Commissione Bilancio di lunedì.
L’attenzione dunque resta alta, lo ha confermato anche Giovanna Bruno la quale ha annunciato che martedì 26 marzo si terrà una nuova assemblea dei sindaci della BAT in cui interverrà la direttrice generale della Asl Bt Tiziana Dimatteo con una audizione sul nuovo ospedale di Andria.