«L’unica cosa certa è che il Governo Meloni ha confermato le risorse necessarie per realizzare il nuovo ospedale». L’annuncio è del deputato andriese l’on. Mariangela Matera e del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Francesco Ventola. Una nota per sgombrare il campo da possibili dubbi rispetto all’impegno assunto dalla maggioranza di governo dopo la scadenza dell’accordo di programma con la Regione Puglia per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria. Un tema caldissimo in queste ore ed in cui l’altra certezza è quella emersa durante la prima commissione regionale di inizio settimana quando si è scoperto che il nosocomio andriese era stato declassato da secondo a primo livello. Un declassamento che ha provocato, dopo anni di attesa ed inerzia, una reazione di gran parte del mondo politico territoriale ed in particolare del comitato per la nascita del nuovo ospedale a cui sono arrivate rassicurazioni direttamente dal Presidente Emiliano. Ma nella nota stampa dell’on. Matera e di Ventola si ricorda come ci siano almeno due conferenze stampa che nella storia del nuovo ospedale di Andria sono decisive rispetto a quanto sta accadendo in questi giorni.
La prima fu quella del 27 giugno 2012 quando l’allora presidente Vendola presentò la programmazione della nuova rete ospedaliera con l’auspicio che nel giro di pochi anni sarebbero sorti almeno cinque grandi ospedali in Puglia tra cui quello di Andria. Nel frattempo però nella BAT furono chiusi e riconvertiti i nosocomi di Minervino, Spinazzola, Canosa e Trani. La seconda è quella di Castel del Monte di luglio 2021 quando il Presidente Emiliano parlò espressamente di Policlinico della BAT nel corso della presentazione del progetto definitivo dell’ospedale andriese. Ma dal 2012 ad oggi si resta ancora in attesa di atti ufficiali che permettano di fare passi in avanti per la costruzione del nuovo ospedale dopo una breve accelerazione arrivata proprio tra il 2020 ed il 2021. L’on. Matera e Ventola parlano di nessun atto ufficiale rispetto alla volontà regionale di realizzare un ospedale di 2° livello ad Andria e soprattutto di parole vuote a cui non seguono i fatti. Resta quantomeno la disponibilità dei fondi, che sembrava tassello irrisolvibile, in attesa di capire cosa vorrà realmente fare la Regione Puglia ed in attesa di un cronoprogramma reale per la costruzione del nuovo nosocomio.