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Politica

Quel seggio in Senato pagato due volte: la forzista molfettese Minuto deve lasciare Palazzo Madama, al suo posto il barese Michele Boccardi

Non è più senatrice la molfettese Carmela Minuto. Lo ha stabilito il voto segreto dell’aula di Palazzo Madama che si è espressa dopo la relazione affidata al senatore Pillon e sulla base delle valutazioni effettuate dalla giunta per le elezioni. Il posto in Senato occupato fino ad oggi dalla Minuto è stato riconosciuto al barese Michele Boccardi. Entrambi candidati da Forza Italia nel 2018, l’elezione fu assegnata alla molfettese per un errore materiale commesso nella redazione dei verbali presso la corte di Appello di Bari: uno scambio di seggi sui verbali su cui l’altro candidato forzista Michele Boccardi aveva proposto ricorso. Il riconoscimento della sua elezione era già avvenuto nel luglio del 2020. La calendarizzazione del reintegro però è restata inevasa fino ad oggi. La Minuto ha lasciato il Palazzo Madama con un commosso discorso in cui ha rivendicato il proprio impegno nella veste di senatrice. Ed ora potrebbe lasciare anche Forza Italia per approdare alla Lega: voci di corridoio, infatti, sostengono che la molfettese non abbia gradito il comportamento di Forza Italia su questa vicenda. Già nel gennaio scorso, proprio per queste tensioni, la allora senatrice Minuto era annoverata tra i presunti “responsabili” disponibili a sostenere la fiducia al presidente del consiglio Conte. Il seggio occupato dalla Minuto, è costato praticamente il doppio per i contribuenti italiani per quasi 4 anni dei cinque della legislatura che si concluderà nel 2023. Le indennità, gli emolumenti e tutti i costi accessori incassati dalla Minuto finora sono stati legittimamente percepiti dalla senatrice molfettese ma all’entrante Boccardi dovranno essere riconosciuti gli arretrati dal marzo 2018.

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