Aumenti dei costi per le famiglie, ritardi nella notifica degli avvisi, città maleodorante e sporca. E’ un manifesto apparso in città ad Andria a firma del Movimento Pugliese, opposizione a Palazzo di Città, a parlare di TARI ovvero Tassa Rifiuti per l’anno 2021 in arrivo alla spicciolata nelle case degli andriesi. «Qualcuno potrebbe dire: Come prima? No. Semplicemente peggio di prima – commenta Nino Marmo – Dopo un anno, siamo ancora al punto di partenza». Un manifesto a firma del Movimento Pugliese che sui social può già contare su molti apprezzamenti.
Una polemica a cui, tuttavia, non è mancata una immediata replica questa volta di Andria Bene in Comune, forza di maggioranza, che ha voluto rimarcare che le domande su questo servizio di gestione dei rifiuti in città bisogna porle «a chi, nel lontano 2012, ha realizzato la gara d’appalto». Il chiaro riferimento è alla ex maggioranza di centrodestra di cui faceva parte lo stesso Nino Marmo. In particolare i rappresentanti della lista di centro sinistra vicini al Sindaco Giovanna Bruno pongono almeno due domande al Movimento Pugliese chiedendo il « perché le condizioni del contratto in essere sono così svantaggiose? Ma anche il perché in tutti questi anni non è mai stato svolto alcun controllo sui servizi effettuati?». Poi una ulteriore specifica nella replica riguarda le tariffe della TARI di quest’anno che, spiegano da Andria Bene in Comune, sono identiche allo scorso anno ma è cambiata l’applicazione con «le utenze domestiche che pagheranno in base alla loro effettiva superficie».
Un botta e risposta che, a prescindere dal rimpallo di responsabilità, non risolve i problemi e lascia ancora immutato però in negativo il giudizio sulla attuale raccolta differenziata e sulla TARI da parte dei cittadini.