Andria ha un nuovo regolamento della zona PIP: lo ha deliberato il consiglio comunale ieri in una riunione protrattasi oltre le 3 di notte. Otto ore di consiglio per arrivare all’approvazione a maggioranza del nuovo regolamento che sconta le fortissime critiche delle opposizioni. Il nuovo regolamento della zona dei piani di insediamenti produttivi si pone l’obiettivo, in particolare, di dare una soluzione ad uno dei numerosi problemi creatasi negli anni di sviluppo di quell’area della città di Andria: sono circa una trentina i lotti su cui non è stato realizzato alcun insediamento e le imprese che se li sono aggiudicati hanno comunicato la volontà di retrocedere dall’acquisto fatto. Secondo il nuovo regolamento la restituzione del suolo costerà all’impresa il 10% del prezzo pagato al comune mentre rivendendolo ad altro soggetto il costo che si dovrà al comune è pari al 5%. Va da sé che chiunque preferirà rivendere il lotto: per l’amministrazione guidata da Giovanna Bruno la scelta è quella di lasciare alla libera commercializzazione il trasferimento dei lotti. Per il centrodestra, invece, bisogna che il comune rientri in possesso di quei suoli e apra i bandi per aggiudicarli al giusto prezzo.
Il rischio che molti intravedono è che queste libere trattative avvengano con una parte della somma di rivendita non dichiarata negli atti. Senza contare che, qualora vi fossero soggetti già presenti in zona pip e interessati ad ampliare gli spazi della propria azienda, si potrebbero trovare a subire pretese ben superiori alle normali consistenze della libera commercializzazione.
Il nuovo regolamento della zona pip, peraltro, non mette un punto alla questione conguagli richiesti alle numerose imprese che sono già insediate e che si sono opposte al pagamento a posteriori di prezzi superiori: non era possibile secondo l’amministrazione intervenire in pendenza di giudizi che potrebbero portare a richieste di ulteriori conguagli.
Il regolamento pip è l’unico punto rilevante affrontato dalla seduta del consiglio che pure aveva all’ordine del giorno questioni importanti come le nuove aliquote irpef e imu oltre alla questione dell’individuazione di un suolo da cedere alla Provincia BAT per la realizzazione della sede dell’Ipsia.
Ma solo preliminarmente quasi un’ora è stata consumata per discutere della correttezza delle modalità di convocazione da parte del presidente del consiglio Gianni Vurchio: due consiglieri, Barchetta e Grumo, hanno scritto al prefetto considerandola illegittima. È prevista una riunione in seconda convocazione per il pomeriggio di giovedì ma non è chiaro se potrà tenersi o se sarà necessario riformulare il procedimento.