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Bari e il “braccino”, Longo premia la classifica ma chiede più personalità

Nel calcio di oggi conta esclusivamente il risultato? Ad ascoltare Moreno Longo, allenatore del Bari dopo il successo per 3-2 della sua squadra sul Cittadella, non solo. I tre punti valgono la sesta piazza in solitaria e il dodicesimo risultato utile di fila ma il calo di tensione che ha permesso ai veneti di tornare in partita con due gol a inizio ripresa dopo il 3-0 all’intervallo non è proprio piaciuto alla guida tecnica dei biancorossi.

Questa volta il risultato non alimenta le fila dei rimpianti come spesso accaduto in stagione: il Bari ha infatti perso ben 11 punti da situazioni di vantaggio, sei in casa. In particolare nel secondo tempo la squadra perde intensità. Per Longo un aspetto mentale più che fisico.

Di certo il bicchiere è più che mezzo pieno. Alle spalle del Bari in classifica oggi ci sono squadre che hanno investito molto di più come Palermo e Sampdoria e il quarto posto è a due punti. Chiudere prima le partite diventa l’input da affidare alla squadra. Anche con il Cittadella Falletti e soci sono stati poco decisi nelle occasioni per il potenziale 4-2. L’allenatore smorza il tutto con il sorriso.

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