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Barletta, stangata da mezzo milione di euro sui rifiuti. Le opposizioni denunciano scarsi controlli, Cannito: “Colpa della Regione”

Aumenta la produzione di rifiuti indifferenziati e schizza verso l’alto la percentuale di impurità della frazione biodegradabile. Per il mal funzionamento della raccolta differenziata nei mesi di novembre e dicembre il Comune di Barletta è costretto a pagare quasi mezzo milione di euro in più rispetto alle previsioni. Una spesa che arriva all’attenzione del consiglio comunale sotto forma di variazione urgente al bilancio. Ma la maggioranza del sindaco Cannito non ha i numeri per approvarla e il problema viene rimandato alle prossime sedute. E’ il punto sul quale si anima maggiormente la discussione dell’assemble: il Partito Democratico accusa amministrazione e Barsa di scarsi controlli sui rifiuti raccolti in città mentre Coalizione Civica denuncia i ritardi nell’applicazione della tariffazione puntuale che permetterebbe di far pagare l’aumento dei costi ai soli utenti che non rispettano la raccolta differenziata. Il sindaco nel suo intervento ha ricordato che solo pochi giorni fa il Comune ha dovuto pagare 3 milioni e mezzo di euro per un vecchio contenzioso con l’Amiu di Trani e che un altro contenzioso, di 2 milioni e mzzo di euro, è ancora in piedi con i gestori delle discariche. Cannito non nasconde i problemi evidenziati dalle opposizioni pur indirizzando le critiche verso la Regione, responsabile a suo dire di aver lasciato in mano ai privati la gestione del ciclo dei rifiuti e di generare situazioni al limite della legalità.   

INTERVENTO DI MINO CANNITO (SINDACO DI BARLETTA)

Il resto del consiglio comunale non ha fatto altro che evidenziare le difficoltà di una maggioranza in cui è sufficiente l’assenza di un consigliere per renderla non più autonoma nelle decisioni. Tutti i punti all’ordine del giorno vengono respinti ad eccezione di alcune variazioni al bilancio che trovano la convergenza delle opposizioni.

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