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Orari sovrapposti, tensione tra gli utilizzatori palazzetto: arriva la polizia, chiusa struttura sportiva ad Andria

Cancelli chiusi in attesa che siano gli uffici comunali a stabilire orari e tariffe per l’utilizzo del palazzetto di via delle Querce ad Andria. È il risultato del “matrimonio per forza” voluto dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Giovanna Bruno e culminato con l’intervento di carabinieri, polizia e polizia locale che con la collaborazione della Multiservice hanno provveduto a cambiare, per l’ennesima volta, il lucchetto del cancello d’ingresso della struttura sportiva. Ma in questo “matrimonio per forza” Moliere non c’entra nulla ma ha un nome decisamente meno poetico e balzato più volte agli onori della cronaca politica locale e corrisponde a quello della “Polisportiva Città di Andria”. Presentata come la soluzione alla concessione degli impianti sportivi al fine di abbattere le tariffe monstre indicate dalla gestione commissariale, aveva messo insieme nove realtà sportive in un soggetto unico con tanto di statuto, diritti ed obblighi tra cui quello di corrispondere i prezzi, pur calmierati, per usufruire delle strutture.

Non ci è voluto molto perché emergessero tensioni tra i componenti culminate nella formale esclusione di un soggetto, la Manzoni sport, dalla polisportiva motivata con mancati pagamenti e comportamenti antisociali. Esclusione rimasta sulla carta perché, il comune ha deciso di continuare a considerare unitario il soggetto con cui interloquire. Un matrimonio forzato in cui il dirigente del settore infrastrutture, come se non avesse altre carte sulla scrivania, si è ritrovato a richiedere i piani orari dalle realtà sportive che volevano utilizzare il palazzetto di via delle Querce. Che puntualmente si sono sovrapposti richiedendo addirittura l’intervento di Carabinieri, Polizia e Polizia Locale. Che alla fine ha optato per il “non entra più nessuno”. E ora, sembra dopo l’ennesima indicazione dell’amministrazione di continuare a considerare unico il soggetto gestore delle strutture sportive, il dirigente Rosario Sarcinelli potrebbe ritrovarsi a fare l’orario di utilizzo e magari a dover controllare che le strutture vengano lasciate libere da cose e persone oltre che in buono stato di manutenzione perché in diverse occasioni è capitato che si registrassero strani danneggiamenti. “Che si rispettino le regole interne e i pagamenti – ha scritto in una nota la consigliera comunale Donatella Fracchiolla – e chi non le rispetta è fuori senza che il comune metta il naso in questioni interne che non lo riguardano solo per tutelare i propri amici e elettori!!

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