La Procura di Bari ha chiuso le indagini sul presunto voto truccato nelle elezioni regionali e comunali di Grumo Appula del 2020 e nelle amministrative di Triggiano del 2021, che vede coinvolto Sandrino Cataldo, il 52enne imprenditore di Triggiano finito ai domiciliari il 4 aprile e tornato libero dopo le elezioni di Bari a luglio. Tra i 18 indagati c’è anche la moglie, l’ex assessora regionale ai trasporti Anita Maurodinoia. Cataldo e Maurodinoia sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale in relazione alle elezioni di Grumo Appula e delle Regionali di settembre 2020, quando Maurodinoia, battezzata “lady preferenze”, aveva ottenuto 20mila voti che l’avevano portata ad essere prima degli eletti nel Pd. Cataldo risponde anche della presunta corruzione elettorale relativa alle amministrative di Triggiano di ottobre 2021.
Oltre Cataldo e Maurodinoia, l’avviso di chiusura indagini è stato notificato a Giuseppe Calisi, Armando Defrancesco, Giulio Di Giacomo, all’ex sindaco di Triggiano Antonio Donatelli, Giuseppe Fiore, Gaetana Lanotte, Giovanni Lavacca, all’ex assessore di Grumo Nicola Lella, Nicola Giovanni Nitti, Alberto Leo, Vito e Piergiorgio Perrelli, Gianleonardo Pesole, Caterina Pulieri, Giuseppe Siciliani e Michele Spano.