Ha scelto Foggia per la presentazione della prima nazionale de “Il nuotatore di Auschwitz”, in scena al Teatro del Fuoco. E’ l’ultimo lavoro di Raul Bova, parte integrante della stagione dell’associazione “Musica e Sorrisi”. L’attore torna in palcoscenico per interpretare la rappresentazione dello spettacolo teatrale ispirato alla storia di Alfred Nakache, il nuotatore deportato con moglie e figlia nel campo di sterminio polacco. Una narrazione profonda, scritta e diretta da Luca De Bei, che parte dagli orrori dei campi di concentramento e da storie di vita, raccontate in un libro da Viktor Frankl, psichiatra austriaco, anch’egli deportato nei campi di Auschwitz. Due esempi per un messaggio contro ogni forma di sopraffazione.
Uno spettacolo che mira a far emergere un messaggio di speranza, che si lega al senso della vita, anche se calpestata dalla sofferenza. La forza interiore come unico antidoto alla sopraffazione del male e una scintilla da preservare anche nei momenti più oscuri della vita di ognuno.
INTERVISTA:
Raul Bova – Attore