CalcioSport

Aramu & il Bari, destini a braccetto: dal taglio dalla lista al reintegro, operazione riscatto

Nella stagione di Mattia Aramu c’è un mini-breviario di quella che sin qui è stata l’annata 2023/24 del Bari. Iniziata con ambizioni di grandeur e con la zona playoff come obiettivo di partenza e ora prossima alla conclusione alla ricerca di punti preziosi per ipotecare la permanenza nella categoria. In costante salita, come successo ad Aramu, che aveva conquistato la A con il Genoa e aveva scelto il San Nicola come casa per provare a ripetere la scalata. Arrivato in Puglia nelle ultime ore del calciomercato estivo in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione, il 28enne piemontese era stato scelto dal direttore sportivo Ciro Polito per colmare il vuoto imposto dal ko al crociato incassato il 18 agosto nello 0-0 contro il Palermo da Jeremy Menez. Nei primi quattro mesi a Bari, però, Aramu era stato il Godot biancorosso: atteso da tutti, scelto sette volte da titolare e sei da subentrante da Mignani prima e Marino poi senza mai incantare (a referto solo un assist sul campo del Parma), infine cestinato dopo l’ultima apparizione, datata 23 dicembre da subentrante in casa contro il Cosenza.


Il resto è storia recente: nel mercato di gennaio il numero 49 biancorosso ha rifiutato le opzioni proposte in uscita, Cosenza e Ternana su tutte – destino beffardo, ora avversarie del Bari per evitare i playout – e al momento in cui il Bari aveva dovuto scegliere chi escludere dalla lista dei 18 Over impiegabili, ha selezionato proprio la star del suo mercato estivo. A due mesi da quel primo febbraio che lo ha portato ai margini della squadra, Aramu è pronto a rimettere piede nel gruppo. Iachini lo ha reintegrato e confiderà anche nella sua sete di riscatto. Quella di chi sarà chiamato a dimostrare a se stesso prima ancora che agli altri di poter essere ancora protagonista in Serie B. Destino beffardo, anche questa volta Aramu è destinato a prendere il posto di Menez, messo fuori gioco dai problemi al ginocchio operato ad agosto nonostante un recupero lampo per tornare in campo già a dicembre.


In squadra, rispetto all’assetto di inizio stagione, ritroverà quel George Puscas già incrociato a Genoa nella scorsa annata, chiusa con il salto in A dei liguri di Alberto Gilardino. In rossoblù i due hanno giocato insieme in 15 occasioni, quattro delle quali dal primo minuto, in un organico che poteva vantare il senso del gol di Coda e la qualità sopraffina di Gudmundsson. Ma che in comune con il Bari aveva il modulo di partenza: quel 3-5-2 che Iachini ha varato da quattro partite e sembra intenzionato a confermare anche alla ripresa del campionato, lunedì 1 aprile al Braglia di Modena, nonostante il solo punto conquistato nel segmento considerato e l’assenza di Matino, che priverebbe la difesa di uno dei quattro centrali. In Emilia non ci sarà Nasti, squalificato, mentre permane il punto interrogativo sulle condizioni di Diaw, fuori dal 3 dicembre a Lecco. Ecco perché Aramu diventa un’opzione necessaria per ridare verve al terzo peggior attacco del campionato.

Vedi anche

Back to top button