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Audace Cerignola, è tempo di pianificare il futuro: i prossimi passi con Di Toro e Pazienza

Una settimana per dimenticare il bruciante ko di Foggia, quello che ha spedito l’Audace Cerignola fuori dai playoff con 4 minuti da pellicola psycho-thriller. Una settimana per programmare il futuro, tenendo come stella polare quel percorso fatto di 60 punti in 38 partite e suggellato da un quinto posto che per una matricola vale oro. Questo il mood che conduce all’alba di giugno nel club del presidente Nicola Grieco. In queste ore sono in agenda i primi contatti con vista sulla programmazione con il direttore sportivo Elio Di Toro, sotto contratto fino al 2026. Un punto della situazione per avanzare bilanci e tracciare una linea, che divide quanto di buono fatto nell’annata sportiva 2022/23 da quanto andrà fatto per alzare ulteriormente l’asticella e passare in maniera definitiva dallo status di sorpresa a quello di solida realtà.

Il primo passo, inevitabilmente, sarà quello riguardante la panchina. Michele Pazienza, legato al club da un altro anno di contratto, è l’uomo che ha riportato il Cerignola tra i professionisti dopo 85 anni di attesa ed è stato il condottiero di una stagione esaltante, arricchita da vittorie di prestigio come le tre sul Foggia tra regular season e spareggi e quelle contro Pescara e Avellino, senza dimenticare il colpaccio sfiorato al Monterisi in avvio di stagione contro la schiacciasassi Catanzaro. “Un perfezionista” lo ha definito a più riprese Di Toro. I due si conoscono bene e amano confrontarsi costantemente: condividono ogni giorno di lavoro in sella all’Audace da tre anni. Sono partiti dal ringiovanimento della stagione 2020/21 in Serie D, sono passati per il trionfo dell’anno successivo nella stessa categoria e ora hanno messo la firma su nove mesi da voti molto alti in pagella in Serie C. Come proseguire il ciclo e come trovare nuovi stimoli da trasmettere all’organico che verrà? Questo l’interrogativo sul quale verteranno i colloqui in calendario con l’ex centrocampista, tra le altre, di Juventus, Napoli e Fiorentina probabilmente già nel corso della settimana.

Solo in un secondo momento si affronteranno i grandi temi riguardanti i pezzi pregiati dell’Audace. Da Achik, già cercato a gennaio da club di B tra cui il Bari, a Capomaggio, che all’esordio tra i pro in Italia ha stupito tutti per qualità, fisicità e versatilità, fino a Tascone, capace di combinare la doppia fase da mezzala, e Malcore, a segno 15 volte in regular season. I primi tre sono sotto contratto fino al 2025 e questo suona come una certezza in sede di eventuali contrattazioni per l’Audace. Prima di parlare dei singoli, sarà però necessario definire contorno e contesto: aspetto che permetterebbe alla matricola terribile Cerignola di avvicinarsi alla stagione che verrà con la voglia e i programmi di chi vuole vedere cosa c’è oltre la dimensione del sogno.

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