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Bari a Catanzaro per reagire. Iachini: “La squadra deve diventare figlia dell’allenatore”

Reagire. E farlo in fretta. Questa la richiesta di Beppe Iachini al suo Bari. Troppo brutto nella versione offerta al Druso di Bolzano contro il Sudtirol, in una sconfitta che ha avuto l’effetto di raddoppiare i punti di distanza dalla zona playoff e interrompere la serie positiva con la nuova guida tecnica.

Si riparte da Catanzaro, contro la sesta della classe. Diverse le novità di formazione che l’allenatore medita. 24 i convocati: out anche Kallon per un piccolo problema al ginocchio, oltre a Maita, Koutsoupias e Diaw, per il quale il rientro si prevede a fine marzo. In rampa di rilancio capitan Di Cesare dopo la squalifica, Ricci e uno tra Menez e Nasti. Da non escludere un cambio di modulo con il passaggio al 3-5-2.

Va alla ricerca di gol, il Bari, e di un miglior contributo da parte dei rinforzi di gennaio: da Puscas a Kallon, fino a Lulic e Guiebre, un quartetto che sin qui non ha inciso secondo le attese.

Di fronte ci sarà il Catanzaro di Vincenzo Vivarini, squadra in grado sin qui di incamerare 24 dei suoi 42 punti al Ceravolo. Per Iachini numeri figli della programmazione.

Fischio d’inizio martedì sera alle 20.30: arbitra Pezzuto di Lecce. 750 i tifosi biancorossi attesi in Calabria.

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