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Bari a due volti contro il Como: la rimonta firmata dalla panchina con Morachioli e Botta


Prende due schiaffi, poi li restituisce. Non prima di essere però passato per la via degli spogliatoi. Ritratto di un Bari tornato sì a -6 dal Genoa e dalla promozione diretta, avvicinate a 4 lunghezze nel lunedì di Pasquetta, ma capace al tempo stesso di mettere un altro tassello tra sè e il quarto posto, occupato da quel Sudtirol oggi distante cinque punti. Sono i due volti del pareggio contro il Como. La partita del San Nicola ha messo in vetrina i peggiori vizi e le migliori virtù dei biancorossi di Michele Mignani: apparsi spaesati, a tratti sulle gambe e senza idee nel primo tempo, chiuso dai lariani avanti di due reti grazie ai centri di Ioannou e Cutrone. Vivaci, dirompenti e coraggiosi nella seconda parte, complici anche i positivi innesti dalla panchina di Botta e Morachioli e il passaggio a un 4-4-2 a trazione anteriore. Le firme sulla rimonta non sono casuali: portano i nomi di Walid Cheddira, tornato al gol su azione a 62 giorni dall’ultima volta, e del capitano che non molla mai, quel Valerio Di Cesare che in pieno recupero si trasforma in attaccante aggiunto e con una zampata firma il pareggio. Non prima di essere passati dalla revisione al Var, compagno di viaggio di Maita e compagni in stagione. Così, la colonna sonora generata dagli applausi dei quasi 18mila del San Nicola può solo in apparenza cozzare con una promozione diretta che si allontana. Il terzo posto resta un tesoretto che il Bari può e deve difendere, senza però dimenticare che questo campionato ha ancora tanto da raccontare. Parola di Mignani in vista della trasferta di Pisa.

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