La trasferta di Catanzaro ha ormai da qualche tempo le sembianze di una sliding door per la stagione del Bari. Domenica prossima Mantovani e compagni andranno in Calabria con la necessità di far punti per provare a riavvicinare la zona playoff, provvisoriamente persa nello sciagurato pomeriggio di Carrara. Ancora una volta lo stadio Ceravolo sarà quindi sede, come già successo nel recente passato, di un incrocio sulla carta determinante. L’anno scorso, era il 27 febbraio, la sconfitta per 2-0 griffata da Vandeputte e Iemmello avviò di fatto la discesa verso la zona playout del gruppo allenato da Beppe Iachini, archiviata con la vittoria salvezza nella notte di Terni. Nel 2022, in C, la musica fu invece ben diversa: il Bari di Michele Mignani si presentò a casa del Catanzaro di Vincenzo Vivarini a metà marzo, conquistando in rimonta con i centri di Antenucci e D’Errico tre punti di platino nell’economia della vittoria del campionato, festeggiata 20 giorni dopo a Latina. Questa volta la musica è ben diversa: Ciro Polito, attore protagonista della risalita biancorossa, è passato a Catanzaro nei panni di direttore sportivo. Il Bari ha attraversato una rivoluzione tecnica ma nel 2025 ha smarrito quell’identità solida e definita che aveva mostrato nella prima parte di stagione. E ora si prepara a sfidare il recente passato, in un avvicinamento raccontato ai microfoni di Telesveva dall’ex attaccante biancorosso Simone Simeri.
Al Ceravolo il Bari si presenterà anche con uno score da migliorare in trasferta: sin qui 3 vittorie, 8 pareggi e 5 ko in 16 tentativi stagionali, con una sola vittoria fuori casa nel 2025, l’1-0 sul campo del Mantova. Alle spalle ci sarà una settimana tribolata, passata per la contestazione sugli spalti dello stadio Dei Marmi e per un clima ostico in città nei confronti della multiproprietà. Per Simeri c’è un solo modo per trasformare i fischi in applausi: il campo.