27 punti nelle prime 20 partite del campionato di Serie B, cinque sconfitte (solo Sassuolo, Pisa, Spezia e Catanzaro hanno perso meno sin qui nella competizione), sesto posto al Capodanno e la consapevolezza di poter ancora migliorare attraverso il calciomercato. È la consapevolezza ereditata dal Bari voltando pagina tra un 2024 diviso tra una faticosa salvezza e una positiva ripartenza e un 2025 che incuriosisce per quello che potrà riservare. Le idee, come spiegato dal ds Giuseppe Magalini dopo il 2-0 sullo Spezia, sono chiare.
Sull’asse Magalini-Di Cesare-Longo vertono quindi sia valutazioni in entrata che in uscita. Il campionato ha sin qui messo in luce esigenze di natura tattica: il Bari lavora ad almeno un rinforzo per reparto. In difesa non è un mistero l’elevato indice di gradimento per Marcandalli del Genoa, sondato però da mezza dozzina di club in B e realtà tra Francia, Belgio e Olanda. In mezzo al campo è possibile l’arrivo di una mezzala che dia fiato a Lella e Maita, così come in avanti sono in corso riflessioni. Sin qui i tre centravanti in rosa (Novakovich, Lasagna e Favilli) hanno prodotto buone prestazioni ma il fatturato è fermo a otto reti.
Altro tema da affrontare è quello riguardante le uscite. Sgarbi giocherà la seconda parte di stagione nella Juve Stabia mentre per Matino l’Avellino ha scavalcato il Catania. Scorrendo l’elenco dei minutaggi riservati sin qui da Longo ai calciatori in rosa, dai 306 minuti di Manzari in giù tutti potrebbero essere oggetto di riflessioni invernali, legate anche alla voglia del singolo di trovare più spazio. Considerazioni ai nastri di partenza delle trattative, che potrebbero trasformarsi in realtà di qui al 3 febbraio, data del gong.