CalcioSport

Bari alla ricerca di gol e leader offensivi: dal Puscas di Venezia segnali confortanti

AAA gol cercansi. Messaggio affisso a caratteri cubitali sulla porta d’ingresso dello spogliatoio del Bari 2023/24. A prescindere dalle gestioni tecniche che sin qui si sono alternate in panchina, c’è un comune denominatore nel rendimento dei biancorossi in campionato. Le difficoltà ad andare a segno. Sono 29 i gol all’attivo in altrettante partite giocate. Più di un terzo di questi porta la firma di Giuseppe Sibilli, già capace di stabilire il record personale di marcature con 10 centri, mentre a completare il tabellino dei marcatori ci sono i 4 gol di Nasti, le due reti a testa di Di Cesare, Diaw, Puscas e Koutsoupias con i vari Dorval, Vicari, Edjouma, Ricci, Benali, Achik e Akpa-Chukwu a quota 1. Tredici nomi andati a segno, una montagna di nomi che sin qui ha partorito un topolino. Meno del Bari hanno segnato infatti soltanto Spezia e Ascoli, a quota 28, e il Lecco con 27 centri. E rispetto all’anno scorso, quando di questi tempi la squadra era terza a quota 50 mancano 16 reti: esattamente il saldo negativo in classifica in termini di punti tra questa stagione e l’annata 2022/23.


A nove incontri dal termine della regular season e con un girone di ritorno che sin qui ha assicurato 11 punti in 10 partite con tre vittorie, due pareggi e cinque ko, gli uomini di Beppe Iachini sono chiamati a cambiare passo per evitare di trovarsi invischiati nella lotta per non retrocedere. Una possibile ancora a cui aggrapparsi per diventare più pericolosi davanti alla porta avversaria è rappresentata da George Puscas: tornato a Bari il 19 gennaio in prestito dal Genoa, legato al club da un ingaggio vicino al mezzo milione di euro per sei mesi, l’attaccante rumeno è stato protagonista di un avvio in salita, complice una condizione da ritrovare, ma nella partita di Venezia, al di là della rete del provvisorio 2-1 realizzata, ha mostrato movimenti e spunti degni della sua fama. In un reparto che ha visto Nasti andare a segno una sola volta negli ultimi quattro mesi, che ha perso nuovamente Menez e attende Diaw, starà al numero 47 essere il punto di riferimento di qui in avanti. Senza più concedersi soste. Per replicare il girone di andata, chiuso con 23 punti, a questo Bari servono 12 punti nelle prossime nove partite. Un bottino che varrebbe quota 46, tre in più di quelli che l’anno scorso furono sufficienti al Cittadella per chiudere al quindicesimo posto ed evitare il passaggio dai playout.

Vedi anche

Back to top button