Ieri, oggi e domani. Anche nel 2024 il Bari riparte dal suo capitano, Valerio Di Cesare. Anello di congiunzione tra la scorsa stagione, quella della promozione in A sfumata all’ultima curva, e questa, che ha visto sin qui i biancorossi galleggiare tra le difficoltà di chi deve ripartire dopo una rivoluzione tecnica che non ha ancora dato gli esiti sperati e un cambio di guida tecnica, con il passaggio di consegne dalle mani di Michele Mignani a quelle di Pasquale Marino dopo nove giornate di campionato. Sul campo i punti sono 23 e oggi valgono la decima posizione alla pari con Sampdoria e Cosenza a -5 dai playoff e con tre lunghezze di vantaggio sulla zona playout. Alle porte c’è un calciomercato chiamato a correggere le lacune di una squadra che punta a stare tra le prime otto. Momento di transizione, in cui aggrapparsi alle certezze: e Di Cesare tra quelle oggi in organico è di certo la più solida.
A parlare per il capitano ci sono i numeri, ben più forti di una carta di identità che il prossimo 23 maggio reciterà 41 anni. Sono 219 le presenze con il Bari, accumulate tra Serie B, C e D e in due distinte parentesi: la prima va da agosto del 2015 a gennaio del 2017, la seconda si è aperto a settembre del 2018 e di chiudersi, per ora, non ne ha la minima intenzione. Anche nel campionato 2023/24 Di Cesare è stato al centro del Bari. In coppia con Vicari ha composto un asse difficile da superare per gli avversari davanti a Brenno. Non a caso con 20 gol al passivo – le stesse di Cittadella e Brescia – il Bari ha la terza miglior difesa della Serie B 2023/24 alle spalle di Parma e Cremonese. Il centrale romano si è fatto valere anche nell’area nemica. Sono suoi quattro dei 23 punti in cassa, merito di due reti dall’elevato coefficiente di difficoltà: uno splendido piattone sinistro al volo nell’1-1 di Reggio Emilia il 7 ottobre, un gran sinistro di controbalzo nell’angolino opposto per il 2-1 al Südtirol del 9 dicembre, data dell’ultima vittoria del Bari in campionato prima del ko di La Spezia e dei pareggi contro Cosenza e Sampdoria.
A luglio aveva annunciato il suo rinnovo con il Bari spiegando di voler vivere al massimo quell’ultima chance per tornare in A, concetto ribadito a ottobre ritirando il premio Csen alla carriera dalle mani dall’ex difensore biancorosso Giorgio De Trizio. “È l’ultimo anno che gioco e ho deciso di continuare per richiudere quella cicatrice” furono le sue parole. Il direttore sportivo Ciro Polito vorrebbe convincerlo a proseguire sul campo anche oltre la scadenza di giugno 2024 ma al momento la testa e il cuore del capitano del Bari sono proiettate solo sulla seconda parte di stagione. Come attesta il saluto al 2023 affidato al suo profilo Instagram: “Sei stato un mix di emozioni incredibili: fatto di pura felicità, di grandissime delusioni e di scelte difficili – scrive Di Cesare – ho preso un altro patentino perché sembra sia ora di pensare al futuro. Prima però devo finire quello che ho iniziato; 2024” con tanto di quadrifoglio, simbolo della fortuna, a chiudere il messaggio. Lo firma il capitano, certo di poter ancora condurre la nave fuori dai marosi e in porto.