E ora nel mirino c’è Paulo Vitor Barreto. Con la rete realizzata su calcio di rigore contro la Vibonese, firma del 2-0 sul successo che ha garantito al Bari il +4 sulle inseguitrici in classifica, Mirco Antenucci è arrivato a 42 centri in biancorosso. Numeri totalizzati in due anni e quattro mesi, quelli trascorsi dall’arrivo in Puglia -risalente all’estate del 2019 – del lupo di Roccavivara. Allora Antenucci aveva sposato la causa del Bari e un contratto triennale, scendendo per la prima volta in carriera in Serie C e con oltre 150 reti messe insieme tra Italia e Championship inglese a certificarne la bontà davanti al portiere avversario. I gol con il Bari, uniti a 12 assist, sono spalmati su 82 partite ufficiali tra campionato, playoff e Coppa Italia di Serie C. La vetta della classifica cannonieri interna a quota 4 reti, alla pari con Simeri, è già realtà e Antenucci fa già parte della top 10 dei migliori marcatori della storia del club. Al prossimo centro sarà aggancio all’attaccante brasiliano, totem del Bari di Conte in B e di Ventura in Serie A, che però raggiunse la cifra in 78 partite e in categorie differenti. Al prossimo gol Antenucci metterebbe però in pratica l’aggancio simbolico. Tra i due c’è anche una curiosa analogia: il numero 7 esordì con il Bari ad agosto 2019 con una doppietta al San Nicola nella vittoria per 3-2 in Coppa Italia di serie C contro la Paganese. Stesso numero di marcature segnate da Barreto 11 anni prima in Coppa, in un 2-0 al Bassano. Dal suo arrivo a Bari, Antenucci è passato per molte gioie e qualche dolore: la prima stagione, chiusa con 23 centri, si era interrotta in finale playoff. Nella scorsa, dopo i primi mesi da faro dell’attacco con Auteri e le difficoltà con Carrera, il totalizzatore si era fermato a 15 gol tra campionato e coppa. Ora è a quota 4 ma sembra avere una nuova centralità nello spogliatoio: merito anche delle panchine in serie accettate tra fine settembre e metà ottobre. Il 7 non ha mollato di un centimetro, continuando a dare l’esempio in allenamento. Da capitano in pectore, che ha acquisito la fascia dopo il ko di Valerio Di Cesare. E che ora si è ripreso l’attacco, con Barreto nel mirino.