“Fare qualcosa di straordinario”: è il messaggio affisso nello spogliatoio del Bari con vista sul finale di stagione. Lo rimarca Leonardo Benedetti, centrocampista al primo anno in B in carriera ma capace di rendersi centrale negli schemi di Michele Mignani. A quattro turni dal termine e con la vittoria di Pisa nello specchietto retrovisore, tocca al 23enne di proprietà della Sampdoria spiegare lo spirito da adottare negli ultimi quattro turni di regular season. A partire dalla sfida del primo maggio contro il Cittadella al San Nicola.
Mezzala, mediano, esterno o trequartista. Nelle ultime 19 partite, eccezion fatta per la sfida casalinga al Cagliari, Benedetti è stato sempre scelto nella formazione di partenza da Mignani. Con l’assenza di Maiello, l’allenatore gli ha chiesto di far coppia con Maita: è successo a Como a gara in corso e a Pisa dal primo minuto.
C’è poi un’amicizia speciale, che caratterizza l’esperienza in biancorosso di Benedetti. Quella con Gregorio Morachioli. Arrivato in biancorosso dal Renate nell’ultimo giorno del calciomercato invernale, l’esterno classe 2000 e Benedetti sono cresciuti fianco a fianco sin dai primi calci a La Spezia. Un rapporto che va ben oltre il rettangolo verde e che porta lo stesso Morachioli a fare irruzione in sala stampa. Per una domanda che racconta lo spirito di un Bari di amici, dentro e fuori dal campo.
