Andrea D’Errico giocherà da titolare il derby da ex contro la Fidelis Andria? È uno dei dubbi che accompagnano il Bari alla sfida in programma domenica alle 17.30 al Degli Ulivi. Le tre esclusioni consecutive del numero 14 dall’’undici di partenza contro Catanzaro, Juve Stabia e Vibonese hanno fatto rumore. Se nei primi due casi era entrato in campo a gara in corso, giocando un’ora contro i giallorossi di Calabro e mezz’ora in Campania, senza eccellere, nell’ultima occasione ha assistito per tutta la gara dalla panchina alla vittoria firmata da Botta e Antenucci, che ha permesso di blindare la vetta a +4 sulle inseguitrici. Per mister Michele Mignani semplicemente una scelta tecnica.
Nessun caso, assicura l’allenatore. L’inversione di marcia è però evidente e i numeri la certificano. D’Errico ha giocato da titolare 10 delle prime 11 partite di campionato, restando m in panchina solo a Catania, contribuendo con un gol e due assist al primato del Bari e giocando quasi l’80 per cento dei minuti a disposizione. Nelle ultime tre partite non è mai stato titolare e ha visto il campo per il 33 per cento dei minuti disponibili. Scelte tecniche, che ora D’Errico – primo acquisto del Bari griffato Polito e Mignani, con tanto di investimento extra budget per portare in Puglia l’ex capitano del Monza – è chiamato a ribaltare. Dimostrando che i suoi strappi possono essere fondamentali come a inizio e stagione e provando anche a coesistere con il rientrante Di Gennaro in un centrocampo a 3 dai piedi buoni. Proverà a farlo magari già domenica ad Andria, dove appena 20enne aveva messo insieme in C 25 presenze e un gol nella stagione 2012/13.E ora torna da avversario, molto più maturo ma sempre disposto a rimettersi in gioco.