Fabio Caserta e il Bari, game over. Nella mattinata di mercoledì la squadra è stata informata dell’esonero dell’allenatore calabrese, arrivato in biancorosso in estate come successore di Moreno Longo. A guidare le due sessioni di lavoro della squadra è stato il preparatore atletico Aldo Reale, il tutto a tre giorni dal prossimo impegno ufficiale, in programma sabato alle 15 al Castellani di Empoli. Al posto di Caserta torna biancorosso di Vincenzo Vivarini, già alla guida del Bari nella stagione 2019/20 e fresco di esonero a Pescara a inizio novembre. Epilogo di tre giorni surreali, trascorsi nell’assoluto silenzio di ogni componente societaria nonostante la brutta figura rimediata sul campo sabato sera con il Frosinone: 2-3 sul tabellino ma permettendo agli avversari di calciare verso la porta complessivamente 28 volte, una ogni tre minuti e mezzo. La sconfitta con i ciociari ha dimostrato che le tracce di continuità delle ultime partite – un ko nelle ultime sette uscite di campionato e tre vittorie di fila in casa – erano state figlie più degli eventi che di una reale crescita del gruppo. Così il Bari si ritrova in zona playout e con tanti equivoci tattici da risolvere nella rosa allestita dal tandem Magalini-Di Cesare, con il primo tornato nel mirino dei contestatori come più volte già accaduto nei suoi primi 18 mesi in Puglia. La proprietà resta in silenzio da mesi – l’ultima conferenza stampa di Luigi De Laurentiis risale al 27 giugno, le sue ultime dichiarazioni davanti a un microfono al 30 agosto, vigilia di Bari-Monza – e alla finestra resta una piazza sempre più disamorata e timorosa di vedere lo spettro della retrocessione vicino, come accaduto già due anni fa. I punti sono 13 con una partita da recuperare e oggi valgono la quartultima posizione con 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, 19 reti subite e 13 segnate. Biancorossi a -4 dai preliminari playoff, -10 dai piazzamenti che consentono la qualificazione alle semifinali. Oggi parlare di ogni obiettivo diverso dalla salvezza sembra un mero esercizio di fantasia. Quasi come quello di immaginare che la proprietà decida di prendere in mano i microfoni per rispondere alle tante domande rimaste in sospeso e fare chiarezza su presente e futuro. Lunedì 8 dicembre alle 11 intanto il tifo organizzato si prepara a manifestare contro la multiproprietà. Qualche ora dopo al San Nicola sarà Bari-Pescara.
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