Cuore, grinta, orgoglio. Parole e concetti, spesso usati a volte anche a sproposito, risultano invece perfettamente applicabili al Bari che, da Foggia, è tornato con un punto al sapore di vittoria. E non tanto per gli effetti che la sfida in Capitanata ha avuto sulla classifica, quanto per il modo in cui i ragazzi di mister Mignani hanno interpretato un derby importantissimo. I biancorossi, negli ultimi tempi, erano sembrati lontani parenti di quella squadra che aveva dominato in lungo e in largo il girone di andata, stupendo tutti per brillantezza e organizzazione di gioco. Entrambe componenti che, dal ritorno in campo dopo la sosta in poi, erano mancate. O, perlomeno, si erano viste solo a singhiozzo. Il Bari sceso in campo allo Zaccheria, invece, ha tirato fuori una prova da grande squadra, che sa quello che vuole e sa cosa fare per andarselo a prendere. Sotto un diluvio incessante, i biancorossi sono andati due volte in svantaggio: prima per una distrazione di Terranova, anticipato dal movimento di Curcio che di testa ha depositato in rete. Poi per una topica di Frattali, forse tradito dal terreno di gioco sulla botta dalla distanza di Merola. E per due volte, gli ospiti hanno rimontato: grazie a Cheddira, lesto a ribadire in rete dopo la clamorosa traversa di D’Errico. E successivamente con l’eurogol di Mallamo, che subentrato nella ripresa ha letteralmente fatto saltare giù dal divano tutti i tifosi costretti a casa dall’ennesimo assurdo divieto di trasferta. Il Bari, che nel secondo tempo ha per larghi tratti schiacciato i satanelli nella propria metà campo, ha poi addirittura sfiorato la vittoria con Citro. Un risultato che sarebbe stato tutt’altro che demeritato, per una squadra che ha dimostrato di essere assolutamente viva. E che con un po’ più di precisione e, perché no, di fortuna sotto porta, avrebbe portato via dal capoluogo dauno l’intera posta in palio. E pazienza se il Catanzaro, approfittando del pareggio dei galletti, si è portato nuovamente a -4: se il Bari continuerà a proporsi con i ritmi e l’intensità visti a Foggia, di punti da qui alla fine ne perderà davvero pochi.
