La visione della partita di Pasquale Marino al fischio finale di Bari-Venezia 0-3, prima sconfitta casalinga in campionato dei biancorossi, evidentemente non è la stessa dei tifosi del Bari che dopo la sfida di sabato scorso hanno dispensato fischi per tutti. Squadra, dirigenza e proprietà, come alcuni filmati diffusi sul web hanno testimoniato. Momenti di tensione legati a una squadra che è a metà classifica con 18 punti dopo 14 giornate e che sembra distante anni luce da quella che l’anno scorso aveva sfiorato la Serie A.
Attraverso un post affidato a Instagram, il presidente Luigi De Laurentiis ha smentito categoricamente “di aver pronunciato espressioni o frasi offensive nei confronti di chiunque” pur ammettendo “un confronto animato con alcuni tifosi comprensibilmente delusi dal risultato”. E, aggiungiamo, da una stagione che stenta a decollare in cui la campagna acquisti non ha al momento sostituito in maniera adeguata i pilastri persi in estate. Marino resta concentrato sul campo e cerca di mediare l’impatto del primo ko della sua gestione.
I sei gol presi nelle ultime due partite tra FeralpiSalò e Venezia sono più che un campanello d’allarme. Incarnano le difficoltà di una squadra che raramente ha il centrocampo in mano e dà la sensazione di far arrivare gli avversari con troppa facilità dalle parti di Brenno. In attesa del calciomercato di gennaio, ancora a cui appigliarsi per rimettere nel mirino i playoff, ci sono cinque partite da giocare. Si parte dalla trasferta di domenica prossima a Lecco.
