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Bari, dopo il ko di Parma serve ritrovare compattezza: a chi era rivolto lo sfogo di Di Cesare?


Questa l’analisi del campo tra Parma e Bari, notte coincisa con la prima sconfitta in campionato di Vicari e compagni in una partita paradossale: sul piano della prestazione probabilmente è stato il miglior Bari di stagione. Capace di reagire al colpo incassato da Partipilo in avvio, di legittimare il pareggio di Nasti con un buon palleggio ma ancora una volta non impermeabile in difesa, con il 2-1 finale di Benedyczak a evidenziare i limiti biancorossi. Per l’allenatore Michele Mignani…

Lo sguardo poi si allarga e punta alla classifica, che vede il Bari al dodicesimo posto con otto punti dopo sette turni. Quel “meritiamo di più” cantato dai 1074 tifosi presenti al Tardini nel settore Ospiti, indirizzato alla società, non è passato inosservato. Così come le parole di Valerio Di Cesare nel post partita: per il capitano, uscito per crampi a Parma, c’è un clima poco positivo intorno alla squadra.

Parole scelte per pungolare il gruppo o reale espressione di un fastidio nei confronti di non meglio precisati disfattisti? Il dubbio resta, parallelo alla certezza che senza il capitano la difesa balla. Non a caso a Parma, una volta uscito Di Cesare, è arrivato il 2-1 emiliano.

Non c’è troppo tempo per i retropensieri. Domenica il Bari torna in campo al San Nicola, dove non vince dal 2 giugno, per ospitare un Como lanciato da quattro successi di fila. Mignani confida nella rapida crescita degli ultimi arrivati, come nel caso di Mattia Aramu, titolare per la prima volta a Parma.

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