Andamento lento. È quello del Bari da due mesi a questa parte. Dopo la vittoria sul Cesena alla sedicesima giornata, coincisa con l’aggancio in solitaria al quarto posto e con il quattordicesimo risultato utile di fila, la squadra di Moreno Longo ha avviato un periodo di appannamento, fatto di alti e bassi. Dieci punti nelle successive 10 partite, media di un punto per gara ben distante da quella di 1.5 punti per incontro registrata nei primi 16 turni del campionato di Serie B, solo due vittorie negli ultimi 70 giorni e discesa al settimo posto, condiviso con il Cesena, a -5 dal quinto posto occupato da Catanzaro e Juve Stabia e a +6 sulla zona playout.
I numeri, allora, non tornano. La reazione vista dopo lo svantaggio con la Cremonese, culminata nell’1-1 tradotto in rete dal tocco beffardo del difensore grigiorosso Bianchetti dopo l’incursione del solito Dorval, ha portato a tre i punti conquistati da situazioni di svantaggio nel corso del campionato. Per decretare la guarigione del Bari, però, è ancora molto presto. In questi momenti di magra, Longo lo sa, è necessario affidarsi a intensità e qualità.
Per decollare, in particolare, si attende un aiuto dai rinforzi di gennaio. Pereiro con la Cremonese non ha confermato i buoni segnali dati a Castellammare di Stabia. Bonfanti, tornato in panchina dopo la maglia da titolare al Menti, non ha inciso e chiede più minutaggio. Maggiore, per ammissione dello stesso Longo, è ancora indietro rispetto ai compagni di squadra. Si aspetta poi di rivedere il miglior Falletti, oggi scavalcato da Bellomo nelle gerarchie tecniche. Post-it con vista sulla trasferta di sabato prossimo a Mantova. Per la sfida del Martelli non saranno sicuramente disponibili Oliveri e Novakovich, con l’attaccante statunitense che sta fornendo però segnali incoraggianti. Da valutare le condizioni di Vicari e Simic, con uno dei due che potrebbe stringere i denti per rendere meno corta la coperta in difesa.