Moreno Longo aveva chiesto per lui un episodio che potesse tirarlo fuori dal momento opaco denotato nelle ultime partite, Cesar Falletti quell’episodio se l’è ritagliato con astuzia e qualità. Doti messe in campo al minuto 37 di Bari-Spezia: scippo del pallone tra i distratti avversari Gori e Mateju e calcio di rigore trasformato con un piattone destro dritto per dritto. Prima gioia con il Bari. E dire che il Papu aveva anche pensato per un attimo al cucchiaio.
Contro lo Spezia si è visto il più bel Falletti di stagione. In antitesi rispetto alla prestazione di Palermo, quando Longo lo aveva sostituito all’intervallo con Manzari. Un pomeriggio storto già messo alle spalle. Con un supporto speciale alle spalle.
Quello di domenica scorsa è stato il centro numero 59 in partite ufficiali tra i pro per Falletti. Nonostante l’esperienza, tornare sul dischetto a un mese dall’errore di Brescia, la sua ammissione, non è stato semplice.
La certezza che accompagna il Bari, ora sesto in classifica con Carrarese e Catanzaro, al 2025 è che i risultati per questa squadra non possono prescindere dalla prestazione. Un mantra ribadito anche da Falletti.