Se il Bari cerca un centro di gravità permanente in classifica, laddove i sei pareggi di fila incassati tra l’1-1 di fine settembre con il Cosenza e il 2-2 di sabato scorso con la Reggiana non hanno permesso al momento a Vicari e compagni di andare oltre la decima posizione, lo stesso non si può dire del centrocampo biancorosso. Reparto che ha un padrone indiscusso, che già l’anno scorso – nonostante un’annata collettiva ampiamente insufficiente – aveva fornito eloquenti segnali. Si tratta di Ahmad Benali. Contro gli emiliani al San Nicola il numero 8 biancorosso ha ritrovato quel gol assente dal 10 febbraio, data del 3-1 casalingo al Lecco, e ha festeggiato inserendosi nel tabellina dei marcatori alla presenza numero 60 con la maglia del Bari.
Elogiato da Moreno Longo sin dall’estate, quando l’allenatore biancorosso lo testava in coppia con Maiello davanti alla difesa nel 3-4-2-1 che ha caratterizzato l’alba della stagione, Benali è stato impiegato in 13 partite su 13 tra campionato e Coppa, sempre da titolare. Con 1120 minuti in campo nella Serie B 2024/25 è oggi il secondo giocatore di movimento più impiegato in rosa alle spalle di Vicari. Praticamente insostituibile, che sia in cabina di regia in una linea a 3 o da interno in un centrocampo a due. Arrivato a Bari a fine gennaio 2023 in uno scambio alla pari con Manuel Scavone, Benali ha saputo evolversi. Non più mezzala o trequartista da 50 reti e 27 assist in carriera ma play basso dopo l’infortunio di Maiello. Ha vissuto il cambio di ruolo come una sfida. I fatti dicono che la sta vincendo e che ormai Maiello – non più tornato ai suoi consueti livelli dopo il ko al ginocchio – è la sua alternativa. Quella del 32enne ex Brescia è a tutti gli effetti una seconda giovinezza. Vive le partite come un diesel: partenza lenta, lettura dell’avversario e una costante pressione alta. L’intesa con Maita è di quelle collaudate, ora non resta che ritrovare quella con Lella, egregio scudiero fino all’espulsione incassata dal centrocampista di Santeramo in Colle in Bari-Cosenza. Dopo i due turni di squalifica l’ex Venezia non è tornato ai livelli del primo mese in biancorosso. Benali lo aspetta. Quei tre insieme in mezzo al campo hanno dimostrato di poter trascinare il Bari più in alto.