Da fiore all’occhiello della scorsa stagione a reparto con tante ombre e poche luci. Metamorfosi del centrocampo del Bari 2023/24. E se la squadra ha continuato a navigare nella mediocrità nonostante tre diverse gestioni tecniche, la verità sta anche nel mezzo. Del campo, nella fattispecie. Gli infortuni gravi occorsi a Maiello a ottobre e Koutsoupias a gennaio – per entrambi lesione del crociato – hanno ampolifiato le difficoltà di una zona del campo che non aveva convinto appieno neppure a ranghi completi, non offrendo praticamente mai quella sensazione di essere dominante che invece il Bari della scorsa stagione aveva fatto propria a prescindere dall’avversario. Sta così a Beppe Iachini, che proprio in mezzo al campo ha costruito le sue fortune da calciatore, trovare soluzioni per questo rush finale con 10 partite che separano dal termine della regular season.
Una speranza risiede nel ritorno di Mattia Maita, ipotesi più che probabile in vista della trasferta di domenica a Venezia. Il numero 4 ha ripreso a lavorare a pieno regime con i compagni dopo l’infortunio muscolare rimediato il 17 febbraio nella vittoria del San Nicola contro la FeralpiSalò. Il suo rientro dal primo minuto al Penzo permetterebbe di inserire nel reparto quel centrocampista box-to-box che Edjouma e Lulic al momento non riescono a rappresentare. Con Bellomo ai margini nonostante il rinnovo del contratto e Acampora che ha deluso anche nel pomeriggio di Bolzano, ennesima chance della sua stagione, Iachini va alla ricerca di una parola chiave su tutti: affidabilità.
Caratteristica che ha invece assicurato Ahmad Benali. Rispolverato da regista dopo l’infortunio di Maiello, il classe 1992 ex Brescia ha risposto presente. Con Maiello tornato a disposizione – anche se assente dal campo dal 10 febbraio, quando subentrò nel 3-1 al Lecco – a solleticare Iachini c’è anche un’altra opzione: quella di schierarsi con i due mediani, alternando i direttori d’orchestra del reparto. Con il doppio play, Sibilli potrebbe agire da trequartista più che da mezzala, avvicinando ulteriormente alla porta il capocannoniere del Bari con 10 reti. La storia di questo campionato può ancora cambiare? Buona parte delle risposte passano dal centrocampo.