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Bari, in trasferta contro le big è crisi di idee e risultati: manca la scossa di Carrera

Un gol evitabile, una prestazione mediocre, le tasche vuote e l’addio al secondo posto. Questa la magra eredità del Bari di ritorno dalla trasferta di Avellino, match coinciso con la sconfitta numero 8 in stagione, la quarta nelle 11 partite con Massimo Carrera alla guida. Il ko del Partenio-Lombardi, per pochezza di pericoli creati davanti al portiere avversario e approccio a un avversario diretto per i playoff, ha ricordato la sconfitta del 21 marzo a Catanzaro. Anche allora il Bari era tornato a casa senza punti e con tanti dubbi sulle proprie capacità. Per l’allenatore, però, l’analisi non è così negativa.

I punti con Carrera sono 17 in 11 gare, per una media di 1.55 punti per gara, ben inferiore all’1.9 messo insieme con Auteri. A colpire negativamente sono i gol fatti, 10, tanti quali quelli incassati.

Anche ad Avellino, come sette giorni prima a Vibo, Carrera ha schierato i suoi con il 3-5-2. Interpretazione asfittica, con Rolando e Marras ingabbiati in fascia, Cianci e Antenucci – un gol nelle ultime 10 partite giocate – isolati e il centrocampo surclassato da quello di casa.

I numeri rivelano i limiti del Bari: nelle sfide contro le prime 10 della classe, in casa i biancorossi viaggiano a 2.12 punti per gara, in trasferta a 0.89, meno di un punto a partita. Domenica al San Nicola arriva il Palermo, prima di tre tappe per difendere il terzo posto e ritrovare fiducia in chiave spareggi-promozione.

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