Cambiare marcia anche fuori casa: è l’input che accompagna il Bari al Druso di Bolzano, sede della prima di due trasferte ravvicinate sul calendario ma quasi agli antipodi sulla cartina geografica italiana. Sabato 24 alle 14 sarà sfida al Sudtirol, martedì 27 in notturna incrocio con il Catanzaro dell’ex allenatore biancorosso Vincenzo Vivarini. A disposizione sei punti, gli stessi ottenuti nei primi 180 minuti della gestione tecnica griffata Beppe Iachini in panchina. L’allenatore alla vigilia dei due incontri in calendario a 78 ore di distanza ha le idee molto chiare. Obiettivo, cercare una vittoria fuori casa che manca dal 29 ottobre a Brescia.
Atteggiamento vincente. Questa la richiesta che ricorre più spesso nel pregara di Bolzano. Iachini non rinnega l’etichetta di allenatore da rimonte: la sua carriera, dalla Genova blucerchiata a Firenze passando per Brescia, lo inquadra così. E il calendario, con cinque partite concentrate in 21 giorni dal Sudtirol al match casalingo del 16 marzo con la Sampdoria, mette in palio 15 punti che potrebbero reinserire in pianta stabile il Bari nella corsa ai playoff, oggi distanti un solo punto.
Saranno 24 i calciatori a disposizione di Iachini a Bolzano. Out, oltre a Diaw e Koutsoupias, anche lo squalificato Di Cesare e l’infortunato Maita. Prima chiamata per il difensore classe 2005 Domenico Dachille, che indosserà la maglia numero 30. A inquadrare l’effetto Iachini è anche Manuel Scavone, doppio ex della partita con 202 presenze e due promozioni complessive tra Bari e Sudtirol.
Fischio d’inizio sabato 24 febbraio alle 14. Arbitrerà la sfida Maria Sole Ferrieri Caputi della Sezione Aia di Livorno. Nell’unico precedente, stagione 2018/2019, fu 0-0 tra Bari e Picerno in una partita valida per la Poule Scudetto di Serie D.