Kevin Lasagna lo sa bene come si fa gol alla Salernitana. In stagione con la maglia del Bari gli è riuscito già due volte. La prima in amichevole al San Nicola lo scorso 31 luglio, in occasione della serata organizzata per l’addio al calcio giocato di Valerio Di Cesare, ieri capitano e oggi vice direttore sportivo biancorosso. La seconda il 10 novembre nella trasferta di campionato dell’Arechi, vinta per 2-0 dal Bari grazie ai centri del numero 15 e di Novakovich. Ora, con i fari puntati sulla sfida di sabato sera in un San Nicola che sarà animato da una bella cornice di pubblico – settore ospiti sold out con circa 3mila presenze assicurate da Salerno – sogna il tris. I segnali lanciati nell’1-1 di Reggio Emilia contro la capolista Sassuolo da Lasagna vanno ben oltre il gol del provvisorio vantaggio del Bari. Al ritorno in quello stadio in cui si era infortunato a inizio 2025, con uno stop di un mese che l’aveva costretto poi a rimettersi in marcia per trovare una condizione degna di nota, Lasagna ha esibito l’esplosività e la progressione che avevano fatto di lui una freccia insidiosa nell’arco di Moreno Longo nelle prime 16 giornate di campionato, quelle che avevano portato il Bari fino al quarto posto in solitaria in classifica. L’attaccante di Suzzara aveva dato il suo contributo con quattro reti, un paio di espulsioni procurate e un moto perpetuo negli ultimi 30 metri. La scelta di tornare al modulo a due attaccanti nel match con il Sassuolo lo ha agevolato e non a caso quattro dei cinque centri sin qui realizzati dal capocannoniere del Bari sono arrivati con questo sistema di gioco. Il centravanti (che si tratti di Bonfanti o Novakovich o Favilli) fa a sportellate, Lasagna si fionda nello spazio e fa male agli avversari. Un’idea semplice, che aveva permesso di accarezzare il sogno del colpo grosso al Mapei Stadium. Confrontando i suoi numeri con il Bari con quelli del recente passato in Serie A, si scopre che siamo in linea con il consueto trend. Quello di un attaccante che non segna a grappoli ma è comunque capace di tenere in apprensione le difese avversarie per tutta la partita. Riannodato il filo con il gol perduto dopo 105 giorni, ora sarebbe necessario non fermarsi più: viatico per i playoff, obiettivo per cui passa anche la conferma di Lasagna, arrivato a Bari in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione. Il manifesto d’intenti lo ha esposto con grande chiarezza lo stesso attaccante dopo il pareggio con il Sassuolo.
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