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Bari, migliora il gioco ma mancano i punti: il cammino fuori casa è da retrocessione

Beppe Iachini non ha dubbi: la sconfitta incassata dal suo Bari a Catanzaro non è affatto sovrapponibile a quella di tre giorni prima a Bolzano. Alla copia sbiadita di un undici senza capo e coda vista al Druso è subentrata una squadra capace di creare tante occasioni senza però concretizzare. Il 2-0 del Ceravolo per i calabresi di Vivarini è, secondo l’allenatore del Bari, un risultato bugiardo.

Ingranaggi da oliare, nella testa e nelle gambe. Tra le novità viste al Ceravolo c’è stato il modulo, un 3-5-2 in grado di trasformarsi in 3-4-1-2 con Sibilli alle spalle degli attaccanti in fase di possesso. Alla stampa che elogia il secondo tempo del Bari, Iachini replica sottolineando anche la prima parte di gara.

Tra le sei novità di formazione proposte da Iachini, a Catanzaro c’è stato spazio per Lulic. Protagonista suo malgrado in avvio, con il gol del vantaggio divorato davanti a Fulignati e il fallo che ha condotto alla punizione dell’1-0 siglata da Vandeputte, ma anche di una risalita all’interno del match.

Al di là della prestazione in crescita, restano i limiti di una squadra che in trasferta viaggia a una media da retrocessione: terzultimo rendimento del campionato con 12 punti in 14 partite. Ci si appella allora al fattore campo per risalire la classifica: domenica al San Nicola arriva lo Spezia, formazione in zona playout. La stessa che il Bari ora deve tenere a distanza.

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