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Bari, Mignani ha fatto 100 vittorie tra i pro: l’elogio dell’equilibrio e il modello Pioli

Ha fatto 100, Michele Mignani. 100 come le vittorie da allenatore in campionato tra i professionisti. Un traguardo tagliato contro il suo recente passato, quel Modena guidato per due stagioni in C con l’amaro epilogo dei playoff persi in casa contro l’Albinoleffe e battuto per 4-1 con il suo Bari al San Nicola. Partita in cui Maita e compagni sono stati anche più forti di un’inferiorità numerica durata 70 minuti, dettata dal rosso a Maiello.

Il calcio di Mignani è l’elogio della semplicità, una costante nelle sue 202 panchine tra i pro, distribuite tra le 185 in Serie C e le 17 in B. La prima vittoria da allenatore risale al 25 settembre 2016, 1-0 sul Livorno sulla panchina dell’Olbia. Quell’anno l’ex capitano del Siena era alla prima tappa “in proprio” da allenatore, dopo aver saggiato per la prima volta le sue qualità tra i professionisti a Latina, in B, da vice di Roberto Breda. “I numeri mi interessano poco” è il suo mantra. Hanno però un peso, soprattutto se totalizzati seguendo un preciso principio di gioco – la difesa a 4 e tre uomini nel reparto d’attacco, sempre disposti in maniera asimmetrica – e sapendosi adattare all’avversario. Come successo contro Cittadella e Modena.

I modelli di Mignani sono pochi ma buoni: Bruno Bolchi, conosciuto a Lucca, Giovan Battista Fabbri e Giuseppe Papadopulo, toccati con mano come allenatori alla Spal e a Siena. Fino a Stefano Pioli. “Ogni tanto lo disturbo” diceva dell’allenatore del Milan in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Chissà se lo farà anche nei prossimi giorni, per chiedergli consigli su come battere la Reggina di Pippo Inzaghi nello scontro diretto di sabato al Granillo.

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