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Bari, Mignani torna a Modena: ex con la B in tasca e voglia di riscattare quell’addio

Dal 26 maggio 2021 al 7 maggio 2022. C’è un mondo con Michele Mignani nel mezzo. Che inizia a Modena e finisce a Modena. Con nel mezzo il biancorosso. Quello di Bari, che l’allenatore di Genova ha abbracciato a giugno del 2021 e ha portato – con l’aiuto del ds Ciro Polito e il rendimento di una squadra padrona del proprio destino dall’alba del campionato – in Serie B, dove mancava da quattro anni. E se il calcio è fatto di cerchi che si chiudono, quello di Mignani si può chiudere sabato prossimo allo stadio Braglia. Dove aveva vissuto il suo ultimo atto da allenatore del Modena, con 53 panchine complessive nel curriculum, con un nono posto al primo anno e un quarto posto nella scorsa stagione: piazzamento cancellato dal ko al primo turno della fase nazionale dei playoff, incassato in casa contro l’Albinoleffe. 0-2 finale dopo essere stati in parità – punteggio che avrebbe qualificato i canarini – e ultimo atto dell’era Mignani in Emilia. Pagina voltata nell’arco di tre settimane. Sufficienti per sposare il progetto Bari e vivere il primo salto di categoria nella sua storia da allenatore. Una pratica avviata con la sconfitta casalinga di agosto in Coppa Italia contro la Fidelis Andria e archivata in 35 giornate di campionato, nel pomeriggio del 3 aprile a Latina. A obiettivo conquistato, il suo Bari ha abbassato i giri del motore e dopo la vittoria sull’Avellino ha pareggiato contro il Taranto e perso contro Palermo e Sudtirol. Comunque vada, quelli del Braglia saranno gli ultimi 90 minuti della stagione. E la certezza è che Mignani, 50 anni festeggiati in panchina sabato scorso, li vivrà con l’emozione di chi torna dove ha vissuto un intenso pezzo di carriera e con la sete di riscatto di chi rotolando verso sud ha assaporato il gusto della vittoria in panchina.

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