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Bari, operazione cinismo durante la sosta: crea tanto ma non capitalizza a sufficienza

Operazione cinismo. È quella che il Bari è chiamato a compiere in occasione della sosta del campionato di Serie B, fermo nel prossimo weekend per gli impegni delle Nazionali. I due pareggi di fila inanellati con Cosenza e Cremonese hanno da un lato messo in evidenza la solidità e la pulizia delle idee del gioco biancorosso, dall’altro hanno invece portato in copertina la difficoltà a chiudere partite una volta in vantaggio. Un dato che, abbinato a sfortuna e uno scarso feeling con le scelte arbitrali – vedi il rigore assegnato per un tocco di mano di Coli Saco contro i calabresi e quello negato a Favilli allo Zini, uno dei tanti errori nel weekend della classe arbitrale italiana che lo stesso designatore Gianluca Rocchi ha spiegato di non aver gradito – ha fatto sì che quei sei punti potenzialmente meritati da Maita e compagni per qualità della prestazione diventassero due.

Il cinismo, allora, è un amico che il Bari deve imparare a portare sempre con sé nel borsone. Lo dicono i numeri. Quella di Moreno Longo è la seconda squadra del campionato di Serie B per tiri effettuati verso lo specchio della porta, ben 181 per una media di 22.5 tentativi per partita giocata, ma è quintultima per tasso di conversione in gol: solo il 5.5% dei tiri tentati da Falletti e soci si è infatti trasformato in una gioia. Meglio, dal punto di vista delle occasioni create, ha fatto solo il Cosenza a quota 202. Peggio del Bari, quanto a precisione e letalità davanti al portiere avversario, hanno reso i calabresi, il Frosinone, la Reggiana e il Cittadella. Dimostrazione plastica di una squadra che sa come si fa ad arrivare negli ultimi 20 metri e dovrà diventare più “cattiva” per poter pensare in grande. Il Pisa, capolista del campionato di B, ha calciato verso la rete 32 volte in meno del Bari ma è la squadra più efficace per il rapporto tra tentativi e gol realizzati.

Allargare ulteriormente l’elenco della cooperativa del gol biancorossa, oggi la più folta dell’intera competizione con nove marcatori su 10 gol realizzati – a guidarla è Kevin Lasagna – potrebbe essere la ricetta ideale per diventare più efficaci in sede di trasformazione delle tante chance generate. Un mantra che fa rima con maggiore cattiveria, quella che il Bari sarà chiamato ad acquisire per ridurre l’elenco dei rimpianti e aumentare quello delle vittorie. Per poter sognare in grande, come il gioco espresso nei primi otto turni di campionato legittimerebbe.

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