Uno, nessuno, cento-Maita. Cento come le presenze di Mattia con la maglia del Bari. Un traguardo prezioso, tagliato dal centrocampista classe 1994 nello 0-0 contro il Pisa. Partita non indimenticabile per i contenuti, ma la data del 4 dicembre è destinata comunque a restare sull’agenda dei ricordi da custodire con affetto per il giocatore originario di Messina. Che ha scelto Instagram per celebrare la tripla cifra di partite vissute in biancorosso.
I numeri testimoniano la centralità di Maita nel progetto tattico del Bari: 4 gol e 11 assist in 8016 minuti in campo. E un posto da titolare sempre al seguito, dall’era Vivarini passando per le gestioni Auteri e Carrera fino a Mignani. 34 mesi in biancorosso, una promozione da protagonista in tasca e la capacità di confermarsi anche in B. Dove sin qui ha servito tre assist vincenti, a Folorunsho a Perugia e Cheddira a Cagliari e a Botta in Coppa Italia a Salerno contro il Padova, ma non ha ancora trovato il gol. Proprio un fondamentale in cui Mignani più volte gli ha chiesto di perfezionare il suo contributo.
Con 1294 minuti in campo, Maita è il terzo giocatore più impiegato nel Bari dopo Caprile e Pucino. Una dimostrazione? Quando è stato a disposizione, 16 volte su 18 , è stato sempre titolare. Nella scorsa stagione, quella che l’aveva portato a celebrare le 300 partite tra i pro, era stato il più impiegato con 34 presenze stagionali condite da 5 assist e 2 gol, entrambi al San Nicola contro Foggia e Avellino. Che sia da mezzala o da play nel 4-3-1-2, cambia poco. Il centrocampista siciliano è una delle certezze di Mignani: che è stato costretto a elaborare soluzioni alternative per sostituirlo. Come lo slittamento di Folorunsho sul centro-destra a Como. Tornato dal primo minuto contro il Pisa dopo lo stop per squalifica, ora Mattia è pronto a vivere un dicembre da protagonista. Lo farà con la sicurezza di un centenario e con la sicurezza di chi ha già incassato la stima di una città che lo vede anche come Capitan Futuro.
