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Bari, per spezzare il digiuno da vittorie servono più gol: le idee di Mignani

Riprendersi il San Nicola, dove sin qui il Bari ha vinto una sola partita su sei tentativi in campionato, e interrompere un digiuno da vittorie che dura dall’8 ottobre. Sono le due stelle polari che hanno guidato la squadra allenata da Michele Mignani alla ripresa dei lavori in vista della sfida di domenica 4 dicembre contro il Pisa, squadra che arriverà al San Nicola forte di 16 punti ottenuti nelle ultime 8 partite di campionato giocate con Luca D’Angelo, tornato al posto di Rolando Maran, in panchina. Oltre a Cheddira, impegnato in Qatar con la nazionale marocchina, e Ricci, out per una lesione muscolare al gemello della gamba sinistra che lo terrà fuori fino a fine 2022, Mignani non ha avuto a disposizione Ceter, che ha svolto lavoro precauzionale in palestra. Proprio sull’attaccante colombiano, alla pari di Scheidler e Salcedo, saranno puntati in settimana i fari di un gruppo che da 50 giorni a questa parte segna con il contagocce.


Lo rivelano infatti i numeri: dei 29 gol stagionali segnati dal Bari ben 23 sono firmati da soli tre giocatori. Walid Cheddira a quota 14, Mirco Antenucci con 5 e Michael Folorunsho a 4. Il secondo non segna dall’8 ottobre, Folo – testato anche da laterale destro nel 3-4-2-1 abbozzato nel primo tempo di Como – dalla settimana precedente contro il Brescia, Cheddira dal 5 novembre su rigore a Benevento. Frenato il loro cammino, la prepotenza del Bari sotto rete si è quasi arrestata. Non a caso i biancorossi sono passati da una media superiore ai 2 gol segnati per partita fino all’ottava giornata allo 0.67 per gara dalla nona giornata in poi. Dal 15 ottobre il gruppo di Mignani ha realizzato appena 4 gol, tutti negli ultimi tre turni di campionato, mentre il trend dei centri al passivo è rimasto quasi inalterato.


Dove intervenire allora per cambiare rotta in vista di un mese di dicembre con ben cinque partite in agenda? Lecito pensare che Mignani intervenga sulla trequarti, dove Botta ha dimostrato di essere un uomo chiave da subentrante contro Südtirol prima e Como poi. I rientri di di Maita dal turno di squalifica e di capitan Di Cesare (in gruppo al martedì alla pari di Mazzotta) restituiranno leadership a una squadra che a Como è apparsa sin troppo timida, in particolare nel primo tempo. Dicembre dovrà essere allora il mese dell’appello per i volti nuovi che sin qui non hanno inciso: detto degli attaccanti, a sinistra Dorval in difesa sarà chiamato a dimostrare di poter essere un titolare aggiunto. Altri, da Zuzek a Benedetti fino a Cangiano, dovranno attendere il proprio turno e rispondere presente all’appello. Perché da un digiuno di vittorie si esce solo da gruppo. Proprio la forza del Bari nella prima parte di stagione. Intanto mercoledì sarà tempo di sentire la voce del direttore sportivo Ciro Polito, protagonista di una conferenza stampa convocata alle 16.30.

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