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Bari, quale soluzione per il nodo multiproprietà? L’avv. Cascella: “Complicato ipotizzare esito positivo”

La partita è tutta da giocare. I De Laurentiis non mollano sul tema della multiproprietà. L’ultimo atto in ordine di tempo di questa speciale partita si sta giocando dalla scorsa settimana, quando l’avvocato Mattia Grassani ha depositato in Corte Sportiva di Appello il ricorso della Filmauro per conto di Napoli e Bari contro le nuove norme sulla multiproprietà imposte dalla FIGC, e che costringerebbero la famiglia De Laurentiis a cedere uno dei due club entro il 30 giugno 2024. L’avvocato Angelo Cascella, ex componente del Tas di Losanna ed esperto di diritto sportivo, commenta così i possibili scenari.

E’ la seconda tappa di un percorso lungo e complesso che potrebbe non finire in ambito federale. Secondo la proprietà e la difesa legale, esistono principi generali di diritto che non possono essere ignorati.

L’introduzione delle nuove norme modificherebbe – sostengono da Bari e Napoli – gli effetti economici violando i principi di libertà di iniziativa economica, nonché di concorrenza. Secondo i De Laurentiis l’aspetto più singolare è che si finisce per vietare un’attività imprenditoriale regolarmente intrapresa dopo che Filmauro ha speso per il Bari decide e decine di milioni. L’obiettivo finale è quello di tornare allo status quo precedente. Deadline 2024.

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