Mai così tanta scelta. Nel Bari con 29 giocatori a disposizione, ruba l’occhio il centrocampo allestito dal tandem Magalini-Di Cesare. Otto interpreti, un solo confermato – Nicola Bellomo – e porte girevoli che hanno caratterizzato un’intera estate. Sono usciti Maita, Benali, Lella e Coli Saco, Maggiore le ha solo attraversate per tornare indietro a titolo definitivo, sono arrivati Verreth, Braunoder, Pagano, Darboe e Castrovilli senza dimenticare il rientro di Colangiuli per fine prestito. Un ventaglio di opzioni che Fabio Caserta avrà pienamente a disposizione a partire da sabato 13 settembre, quando alle 15 sarà tempo di far visita al Modena.
Otto profili per tre posti, o forse quattro considerando appunto la versatilità di Castrovilli e la disponibilità del numero 4 ad agire anche nel tridente, dove pure non manca la concorrenza considerando solo sugli esterni i nomi di Partipilo, Sibilli, Rao e Antonucci. E le combinazioni potenziali sono tante: ad oggi l’unico inamovibile davanti alla difesa sembra Verreth, che in due partite di campionato ha già conquistato l’attenzione di tifoseria e addetti ai lavori. Come mezzala destra possono agire Braunoder (utile anche da play) con le sue geometrie, Maggiore con i suoi tempi di inserimento e Darboe con la sua forza. Dall’altra parte ecco l’esuberanza unita alla corsa di Pagano, la qualità dirompente di Castrovilli e l’esperienza di Bellomo. Tante possibilità, con una certezza: non scontentare nessuno sarà un’impresa complicata. In soccorso all’allenatore potrebbero venire i risultati, con il Bari chiamato a trasformare il buon gioco espresso sin qui in punti, andando oltre quella quota 1 messa insieme tra Venezia e Monza. Gigi Garzya, ex capitano biancorosso, nel corso di Stadio Aperto ha ricordato una vecchia e sempre valida massima del calcio.



