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Bari, rebus Maita: pilastro per il futuro o addio in estate? Il Cesena lo segue

Un anno fa il ritiro di Roccaraso era coinciso per Mattia Maita con la firma del rinnovo del contratto con il Bari fino al 30 giugno 2026. Oggi, a due settimane dall’avvio del precampionato 2024, che vedrà i biancorossi al lavoro nuovamente nell’Alto Sangro, il punto di domanda è un altro: Maita ci sarà? Le parole del direttore sportivo Giuseppe Magalini, che aveva indicato nel centrocampista messinese uno dei profili di esperienza presenti in rosa con Maiello, Pucino, Vicari e Ricci, farebbero pensare a una risposta assolutamente positiva. Gli sviluppi degli ultimi giorni, con contatti in corso tra l’area tecnica del Bari e l’entourage del giocatore, hanno perlomeno l’effetto di alimentare piccoli dubbi.


Dal suo arrivo a Bari, datato gennaio 2020, Maita ha messo insieme 156 presenze, 5 reti e 13 assist in biancorosso. La scorsa stagione sulla carta avrebbe dovuto rappresentare il momento della consacrazione dopo anni in ascesa, comprendenti anche i primi sette mesi in carriera in Serie B. Dalla primavera del 2023 in avanti il cammino netto di Maita si è inceppato, passando anche per quello sfortunato rimpallo perso con il cagliaritano Zappa prima del cross per Pavoletti nella finale playoff persa al San Nicola l’11 giugno. Il Bari aveva scelto di ripartire da lui, investendolo del ruolo di colonna portante. Non solo del centrocampo, dove Mignani lo aveva sempre scelto tra i titolari quando lo aveva avuto a disposizione. Non è un caso se 39 partite giocate nel Bari 2022/23 le aveva iniziate dal primo minuto ed era stato assente solo per squalifica – in tre occasioni – e infortunio, due volte.


Quella centralità acquisita dal 29enne siciliano nei primi tre anni e mezzo a Bari è stata messa in discussione dall’ultima stagione. Condizionata dagli infortuni, che non gli hanno garantito continuità di rendimento, e dalle difficoltà di una squadra in grado di salvarsi soltanto attraverso i playout. Con la fascia da capitano lasciata libera da Valerio Di Cesare che andrà assegnata, Maita sarebbe virtualmente in ballottaggio con Vicari per indossarla. L’ha già indossata a Catanzaro e all’occorrenza in biancorosso In un Bari alla ricerca di nuovi leader, l’eredità del difensore romano non gli farebbe paura. Ma resta da risolvere l’interrogativo di fondo: nella rosa del futuro, Maita ci sarà? Alla finestra ci sono Cesena e Catanzaro, piazze in cui ritroverebbe Michele Mignani o Ciro Polito, compagni di percorso in biancorosso.

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