Minuto 78 di Bari-Monopoli. Quando bastano pochi secondi per cambiare una partita. E la propria prestazione. Scrive il mini-manuale Giacomo Ricci. Con il derby fermo sullo 0-0 e un contachilometri quasi scaricato, mister Mignani sta per richiamare in panchina l’ex terzino sinistro del Parma: proprio mentre il suo sostituto Antonio Mazzotta sveste la tuta per entrare, il numero 31 del Bari riceve il pallone in fascia, si coordina e disegna una traiettoria diretta a centro area: il resto ce lo mette Manuel Scavone. Coordinazione perfetta, colpo di testa non fortissimo ma molto preciso e Loria battuto. Un gol da tre punti, che consolida la vetta del Bari nel girone C, a + 4 sul terzetto Monopoli-Virtus Francavilla-Turris, con i campani di Caneo prossimi avversari domenica 10 ottobre al San Nicola.
Eppure Ricci, assicura, non aveva capito di essere prossimo a uscire dal campo
C’è da credergli. E in lui ha creduto anche Mignani. Che dopo l’assist ha cambiato il cambio, affidandosi a Gigliotti e Mallamo per blindare il risultato. A Ricci, nelle ultime ore di mercato estivo, si era affidato il ds Polito, che l’aveva avuto in squadra alla Juve Stabia, due anni fa, in B. Il difensore aveva risposto presente, ritrovando in biancorosso ex compagni di squadra come Di Gennaro, Paponi, Mallamo, Frattali, Di Cesare e Scavone.
Esordio alla terza giornata da subentrante a Potenza contro il Picerno, poi tre apparizioni da titolare nelle successive quattro partite. E un feeling con l’ambiente, che ne apprezza spinta e cross. Ha solo 25 anni ma sa come si sale di categoria: lo ha già fatto due volte a Parma e una l’anno scorso a Venezia. Dalla B alla A, con 12 presenze nella seconda parte di campionato. Per Bari Ricci ha accettato un trasferimento a titolo definitivo. Scelta di chi in biancorosso non vuole essere di passaggio.