Due lati della stessa medaglia, opaca e incapace di far luce nel pomeriggio del San Nicola. A Moreno Longo la sconfitta con il Südtirol non è affatto andata giù, Nunzio Lella – rilanciato tra i titolari al posto di Maita e deludente al pari di gran parte della squadra – individua in un episodio le cause del ko. Al San Nicola si è vista la copia sbiadita di quel gruppo capace di infilare 14 risultati utili di fila: i limiti erano però dietro l’angolo e sono emersi con forza nel pomeriggio di sabato.
Hanno deluso i singoli, da Falletti a Lasagna passando per Vicari, e l’atteggiamento: Bari scollato, con reparti distanti e raramente in grado di arrivare per primo sulle seconde palle. Longo è andato avanti sulla strada del 3-4-1-2, modificando in corso d’opera prima gli interpreti e poi anche il modulo, finendo la partita con due trequartisti (Bellomo e Sibilli) e due attaccanti.
Ritrovare quell’equilibrio che aveva permesso al Bari di fare di compattezza, automatismi mandati giù alla perfezione e varietà di soluzioni di arrivare al quarto posto è allora la ricetta in vista dei 180 minuti che manderanno in archivio il 2024 biancorosso: prima la trasferta di Santo Stefano a Palermo poi la sfida casalinga allo Spezia.