Dimenticare l’amarezza per una classifica che poteva vivere di slanci nella rincorsa al secondo posto e proiettarsi verso gli ultimi 270 minuti di campionato con la consapevolezza di chi sa di essere già andato ben oltre i programmi di inizio stagione: riparte dal tesoretto di 61 punti Michele Mignani, allenatore di un Bari che con l’1-1 casalingo contro il Cittadella ha probabilmente detto addio all’ipotesi promozione diretta ma ha matematicamente guadagnato il pass per la semifinale playoff. In un primo maggio che ha visto i festeggiamenti del Frosinone, promosso in Serie A, e in cui solo il Cagliari ha portato a casa i tre punti tra le squadre comprese tra secondo e ottavo posto, Di Cesare e compagni non sono riusciti ad accorciare le distanze dal Genoa, fermato sullo 0-0 a Bolzano dal Sudtirol. Nel pareggio contro i veneti di Gorini, apparsi più in palla dei biancorossi dal punto di vista atletico e agonistico, è arrivato anche il primo gol sugli sviluppi diretti di un calcio d’angolo in stagione: quello del provvisorio vantaggio firmato da Leonardo Benedetti.
I punti di distanza dal Genoa restano così sei e le speranze che si dimezzino prima dello scontro diretta in agenda nell’ultimo turno di campionato sembrano abbastanza ridotte. Il gol firmato da Maistrello al minuto 84 questa volta non ha generato la reazione del Bari nel finale di gara, come accaduto nei turni precedenti contro Sudtirol, Como e Pisa. Nello spogliatoio biancorosso, però, non si vuole pensare che la rincorsa al sogno Serie A dalla porta principale sia già finita. E lo dimostra anche l’ambiente, che ha praticamente polverizzato gli oltre 3mila biglietti a disposizione per la trasferta di sabato a Modena.