Trovare delle certezze a cui aggrapparsi e dalle quali provare a ripartire. È la complessa missione di Vincenzo Vivarini, allenatore del Bari, con vista sulla seconda trasferta di fila alla guida dl una squadra che ha perso la via e ha smarrito anche l’orgoglio, come dimostrato nell’amaro pomeriggio di Empoli. Di certo a raccontare la crisi biancorossa ci sono i numeri: quella del Bari è la seconda difesa più colpita del campionato di B, con 24 reti al passivo, e l’attacco biancorosso è quello che produce meno occasioni da gol per partita come la classifica degli Expected Goals racconta. Dati che più di tutti sanno incarnare i limiti di una rosa indebolita in difesa, reparto in grado l’anno scorso di incassare 40 reti e di attestarsi come il quarto della categoria, e che ha perso anche smalto nella produzione offensiva, sin qui estremamente legata a Moncini, autore di cinque reti e miglior marcatore in squadra. Proprio l’ex Brescia, insieme a Cerofolini tra i pali e Castrovilli a centrocampo, sembra tra i pochi sicuri di un posto in una rosa che ad oggi non ha un undici base.
Dopo un weekend in cui, per quanto successo durante il ritorno dalla Toscana in Puglia e i conseguenti botta e risposta sui social, parlare di calcio giocato è diventato un esercizio complesso, starà allora a Vivarini trovare il bandolo della matassa con vista sulla trasferta di giovedì sera a Castellammare di Stabia, campo complesso per tutti come il Monza capolista ha dimostrato nell’ultimo turno. Inevitabile attendersi modifiche nella linea difensiva, che ha esibito le difficoltà macroscopiche di Vicari e Nikolaou. Almeno uno dei due, sulla carta in estate componenti della coppia titolare, partirà dalla panchina nel prossimo impegno di campionato. Possibile anche un turno di riposo per Dorval, irriconoscibile a Empoli. Chissà che l’allenatore non peschi poi dall’elenco di giocatori sin qui mai partiti titolari in campionato, Cerri su tutti, per dare un’aria nuova alla formazione di partenza. Al di là dei singoli, il lavoro di Vivarini – che sarà presentato alla stampa mercoledì, a una settimana esatta dal suo ritorno in Puglia – consisterà nel cercare di dare al Bari un’anima. Ciò che nei primi tre mesi e mezzo di partite ufficiali non si è quasi mai visto.



